A Treviolo, tra disagi e difficoltà, la scuola è diventata un vero rebus
L’assessore ai Servizi sociali Virna Invernici racconta il complicato percorso per far quadrare i conti: sempre più problemi, ma le risorse sono risicate
di Monica Sorti
«Per Treviolo è stato un piano molto corposo e faticoso. Stiamo pagando, come penso tutte le amministrazioni comunali, le difficoltà degli ultimi anni, a cominciare dal Covid fino alle emergenze per i conflitti in Ucraina. Questo ha comportato un aumento dei bisogni delle famiglie, anche dal punto di vista economico, e da qui la nostra difficoltà a dare una risposta a tutte le necessità che si sono presentate».
A parlare è l’assessore Virna Invernici, in merito al Piano di diritto allo Studio per l’anno scolastico 2023-24, approvato durante l’ultimo consiglio comunale. Far quadrare i bilanci è molto faticoso, spiega Invernici: «Oltre al discorso economico, dobbiamo farci carico delle fatiche e delle fragilità rilevanti che si evidenziano sempre più spesso nelle nuove generazioni. Anche nel nostro territorio le richieste di aiuto economico da parte delle famiglie sono aumentate, così come i casi di disagio tra gli adolescenti».
A questo si è aggiunto un incremento importante del numero di bambini con certificazione di disabilità o di bisogni educativi speciali. «Per fortuna abbiamo potuto contare sulla collaborazione con gli enti inseriti nel Piano di diritto allo Studio, in primis sulla scuola, ma anche sulle materne e sulle parrocchie».
Il tessuto comunitario ha così avuto la possibilità di mantenere salda l’attenzione su tutti quei principi che garantiscono il sostegno alla popolazione più giovane comune.
«Attraverso questa collaborazione siamo riusciti a rivedere i progetti che erano in essere, riprogrammarli e rimodularli per poter fare più economia possibile, senza eliminare nessun servizio - continua l’assessora -. Sono state fatte delle scelte e delle ricerche per poter capire dove reperire dei fondi e in alcune occasioni sono state invitate e accompagnate le famiglie a fare domanda di bonus o voucher messi a disposizione dall’Ambito per l’assistenza educativa durante l’attività estiva».
Si è quindi cercato in tutti i modi di riuscire a mantenere i servizi e le ore nel caso dei bambini con disabilità (...)