L’assessora ai Servizi per l’infanzia educativi e scolastici Marzia Marchesi ha accolto questa mattina i primi bambini e le loro famiglie nella nuova struttura, che rappresenta un importante tassello nell’offerta educativa cittadina dedicata alla fascia 3 mesi-3 anni.
Un progetto pedagogico innovativo
«Come le altre strutture aperte una settimana fa, anche Il Bruco Verde di Valtesse si compone di ambienti che favoriscono la socializzazione e permettono alle educatrici di conoscere profondamente ogni bambina e ogni bambino», ha spiegato l’assessora Marchesi.
La struttura è stata pensata con colori naturali per aiutare i piccoli a concentrarsi e sentirsi sereni, includendo aree dedicate alle educatrici, una stanza per l’allattamento e spazi accoglienti per gli incontri con i genitori.
Il progetto pedagogico si basa su quattro pilastri fondamentali: il rispetto dei bisogni personali dei bambini, la cura delle relazioni e degli ambienti, l’attenzione all’altro come elemento costruttivo del sé, e la partecipazione attiva delle famiglie alla vita educativa.
Numeri e capacità ricettiva
Con l’apertura del nido di Valtesse, il Comune di Bergamo garantisce per l’anno educativo 2025-2026 una capacità complessiva di 619 posti: 584 nelle strutture a gestione diretta e indiretta, nei 2 Poli Infanzia e nello Spazio Hubforkids, più 35 posti nelle strutture convenzionate di Colognola (10) e Redona (25).
Il “Bruco Verde” accoglie quest’anno 40 bambini, ma la struttura è stata progettata per ospitarne fino a 60, offrendo così margini di crescita per il futuro.
Tecnologie costruttive all’avanguardia
L’intervento ha comportato la demolizione completa dell’edificio esistente degli anni ’60 e la costruzione di una struttura completamente nuova utilizzando i pannelli x-lam, una tecnologia ancora poco diffusa in Italia ma sempre più utilizzata nell’edilizia scolastica. Questi pannelli, composti da strati di legno incrociati e incollati, rendono il sistema costruttivo estremamente flessibile.
«Il contesto in cui l’asilo si colloca è stato stimolante dal punto di vista progettuale – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Ferruccio Rota -, in quanto l’edificio si trova a una quota rialzata rispetto alla viabilità circostante, con terrapieni e dislivelli da mettere in sicurezza».
Sostenibilità e innovazione
Il nuovo nido risponde a tutte le normative vigenti in termini di sicurezza strutturale, efficienza energetica (livello Near Zero Energy Building), invarianza idraulica e comfort acustico. Il finanziamento Pnrr ha inoltre imposto il rispetto del principio Dnsh (Do no significant harm), con particolare attenzione alla sostenibilità edilizia e del ciclo di vita.
Per massimizzare gli spazi esterni dedicati ai bambini, è allo studio un progetto per attrezzare la copertura del bocciodromo confinante, rendendola fruibile come area ludico-ricreativa nell’ambito di un’iniziativa più ampia di integrazione con il vicino Cte.
Investimento significativo
L’operazione ha richiesto un investimento complessivo di 2.734.762,57 euro, di cui 1.979.131 euro finanziati dal Pnrr e la restante parte co-finanziata con fondi propri del Comune per opere di completamento e miglioramento.