E non è la prima scuola...

«Blocco funzionale irreversibile»: la caldaia del Sarpi si rompe e gli studenti restano a casa

Il guasto è di domenica, ieri i ragazzi sono rimasti in classe, ma oggi sono state sospese le lezioni nella sede di piazza Rosate

«Blocco funzionale irreversibile»: la caldaia del Sarpi si rompe e gli studenti restano a casa
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Da oggi, martedì 5 dicembre, sono a casa gli alunni delle 23 classi del Liceo Classico Paolo Sarpi della sede principale in piazza Rosate, mentre continuano le lezione per le cinque della succursale al Seminarino. Alla base delle vacanze inaspettate per gran parte dei ragazzi del liceo classico cittadino c'è la rottura della caldaia: «Blocco funzionale irreversibile».

Un caso non isolato

La notizia, riportata dal Corriere Bergamo, aggiunge il Sarpi al novero di istituti superiori che a Bergamo e in provincia stanno avendo non pochi problemi con il riscaldamento. Al Belotti di Colognola una decina di giorni fa gli alunni hanno minacciato lo sciopero per il funzionamento a intermittenza dei termosifoni; a metà novembre all'Archimede di Treviglio alcuni ragazzi hanno contro i problemi riscontrati nel riscaldamento, altri sono rimasti a casa; pochi giorni prima un tubo rotto al Federici di Trescore aveva lasciato alcune aule al gelo.

Cosa si è rotto al Sarpi

Anche al Sarpi all'origine del problema ci sarebbe il guasto di un tubo della caldaia che riscalda la struttura. L'edificio è dotato di un sistema di riscaldamento che fa arrivare acqua sul tetto e poi lo fa scendere a cascata, ma visto che domenica 3 dicembre la caldaia ha cominciato a perdere acqua, la pressione insufficiente ha mandato in tilt l'intero sistema. Ieri gli alunni sono rimasti in classe, ma oggi, date le temperature rigide che non supereranno i 4 gradi, è arrivata la sospensione delle lezioni per evitare malanni.

Un problema da 100 milioni

Le problematiche dei riscaldamenti alle scuole superiori sono di competenza della Provincia. Il consigliere provinciale delegato all'Edilizia scolastica, Umberto Valois ha però spiegato che per l'efficientamento energetico di tutti i 48 istituti ci vorrebbero cento milioni di euro, ma il piano d'investimenti da parte della Provincia, per questo triennio, è di cinquanta milioni di euro.

Commenti
Gennaro Gerosa

Un F35 dell'Aeronautica militare costa 130mln. Ne basta uno di meno e ci danno pure il resto

Francesco Giuseppe

Poveri cuccioli, per loro è troppo difficile mettere un maglione firmato in più. Ai miei tempi si andava a scuola con qualunque tempo, a piedi e coperti, se faceva freddo. Ma non sono gli stessi che hanno fatto le manifestazioni tutti i venerdì (ovviamente), contro il riscaldamento globale? Dovrebbero essere contenti del freddo e che la loro scuola non emette CO2 e non usa combustibili fossili!

Simone

Buttano nel cesso soldi per l'adeguamenteo sismico delle scuole in una zona a bassissimo rischio sismico (fatemi sapere da staistiche alla mono quando una struttura scolastica nella bergamasca ha rischiato la salute di anche un solo individuo negli utimi 200 anni per sisma !!!) e poi gli impianti di riscaldamento sono un colabrodo !! PNRR , soldi gestiti male da gente che lavora male !!

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