Bocciature a Bergamo: poche nei licei, un po' di più nei professionali
In città il 6 per cento degli studenti dovrà ripetere l'anno. Gli istituti: «Nelle valutazioni tenuto conto della situazione particolare»
Un altro anno scolastico si è chiuso per gli istituti superiori, nonostante l'emergenza vissuta nell'ultimo periodo e la lunga parentesi della didattica a distanza. L'impegno richiesto agli studenti è stato sicuramente maggiore, per via della necessità di seguire le lezioni da casa per mesi, ma alla fine quasi tutti sono riusciti a raggiungere la più o meno agognata promozione, con presidi e professori che hanno tenuto conto della difficile situazione.
Con la reintroduzione de facto della bocciatura da parte del Ministero dell'Istruzione, negli istituti superiori presenti in città dovrà ripetere l'anno il 6 per cento degli studenti, con statistiche migliori nei licei, meno rosee nelle scuole professionali: l'istituto con meno ragazzi bocciati è il Sarpi, con una cifra ferma al 3 per cento, mentre il liceo con il dato più alto è il Mamoli con più del 12 per cento.
Sotto la soglia del 5 per cento anche il liceo scientifico Mascheroni, il Lussana, il linguistico Falcone, il Leonardo da Vinci e il Secco Suardo.
Per quanto riguarda i rimandati, a Bergamo in totale sono il 23 per cento degli studenti, mentre i promossi sul totale sono di conseguenza il 70 per cento circa. La percentuale di giovani promossi più alta è quella del liceo scientifico Mascheroni, con più dell'80 per cento.