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Cambio di rotta: voti alti e tanti cento in questa maturità 2024

Nei licei, tanti nella fascia di voto che va dal 71 all'80, numeri alti anche per le fasce dall'81 al 90. Bene i tecnici

Cambio di rotta: voti alti e tanti cento in questa maturità 2024
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Chiuse le commissioni e finiti i festeggiamenti, nella maturità di questo anno scolastico 2023/2024 i voti nei licei di Bergamo si sono alzati, in controtendenza rispetto all'anno precedente. Gran parte degli studenti e delle studentesse dei licei hanno raggiunto la fascia di voto che va dal 71 all'80, con numeri alti anche per le fasce dall'81 al 90. Studenti più numerosi nella fascia dal 60 al 70 negli istituti tecnici.

Quanti cento!

A riportare i dati è L'Eco di Bergamo. Per quanto riguarda i cento, al Paleocapa su 274 studenti, quindici studenti hanno preso il voto a tre cifre (5,4 per cento), appena più alti i numeri del Mascheroni: 17 su 280 studenti (sei per cento). I cento sono presenti in percentuali che vanno dal 5,4 per cento del Lussana al 7,9 per cento del Sarpi. Il record dei 100 va al liceo linguistico Falcone con 19 studenti, anche se in percentuale (7,9 per cento) è pari merito con il Sarpi.

Il boom al Sarpi

Fa strano vedere una percentuale così alta nel Liceo Classico di Città Alta, dove storicamente voti alti durante tutto il percorso, e di conseguenza anche alla maturità, non sono facili da vedere. Il dirigente Claudio Ghilardi ha commentato a L'Eco di Bergamo: «Quest'anno abbiamo una media dei voti che si attesta sull'81. È il risultato migliore degli ultimi vent'anni, se escludiamo le valutazioni date fino all'anno scorso quando sull’onda lunga del Covid la tendenza in generale è stata quella di essere più attenti alle fragilità dei ragazzi».

La pandemia ancora si sente

Andrea Locatelli, collaboratore della dirigente del Mascheroni, Paola Crippa sottolinea un aspetto importante per valutare il percorso di formazione degli studenti arrivati quest'anno alla maturità: «Questi ragazzi hanno comunque affrontato l’esame con qualche difficoltà in più rispetto ai quinquenni degli anni pre-Covid. La maggior parte delle nostre commissioni ha interpretato al meglio le indicazioni ministeriali che raccomandavano di avere un occhio attento non solo alle conoscenze, ma anche alle competenze acquisite dagli studenti durante il percorso scolastico».

Sullo stesso punto concorda il rettore del Sant'Alessandro, don Emanuele Poletti: «Sappiamo bene che le basi acquisite durante questi primi due anni sono quelle che maggiormente strutturano le competenze chiave per affrontare in modo solido un triennio e un esame di Stato».

Commenti
Marcello

Visto che il voto di maturità ha oggigiorno una vera importanza pratica per il futuro della carriera scolastica degli studenti e che, soprattutto in certe zone, si è sempre largheggiato coi voti, è giusto che gli studenti bergamaschi non siano ingiustamente penalizzati dalla scelta (storica) delle scuole bergamasche di considerare un "7" un ottimo voto, mentre altrove si danno "10" a iosa.

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