Aumentano gli alunni con disabilità nelle scuole e crescono i costi, ma non solo: mancano anche gli insegnanti di sostegno, quasi quattrocento vacanti due settimane fa. È questa la situazione del sistema dell’inclusione, i cui costi sono aumentati da 3,9 a cinque milioni nel giro di cinque anni. Il 67 per cento di queste spese è in carico al Comune di Bergamo, che fatica a sostenerle.
Cresce la percentuale di alunni con disabilità, aumentano i costi
Nel corso dell’anno scolastico 2024/2025, così riporta L’Eco di Bergamo, sono stati 643 i bambini con disabilità che hanno avuto accesso al sistema dell’inclusione, con un’età che va dai tre ai diciotto anni. Un incremento che super il 10 per cento, se paragonato agli anni precedenti: nel 2021/2022, quattro anni fa, erano 580. La scuola primaria registra la percentuale più elevata, ovvero il 40 per cento del totale circa.
Per quanto riguarda il 2025, il numero – al 31 ottobre – è di 632, ma è destinato a salire poiché non contempla l’interno anno in corso ma soltanto i primi mesi. Gli interventi previsti nel servizio sono diversi, dall’assistenza al trasporto scolastico ai progetti estivi, fino agli educatori professionali che affiancano gli studenti con disabilità, in coerenza con il Piano educativo individualizzato (Pei) messo a punto con la scuola e la famiglia del ragazzo.
I costi per il Comune sono aumentati, in quattro anni, di quasi il 16 per cento, oltre il 25 per cento guardando l’ultimo lustro. Nel 2021/2022 si parlava di circa tre milioni e 900 mila euro, lo scorso anno (2024/2025) di 4,5 milioni. Quest’anno, si stima una spesa di cinque milioni circa. La spesa più elevata riguarda l’assistenza educativa scolastica, ha specificato l’assessora ai Servizi educativi Marzia Marchesi.
Palazzo Frizzoni, lo scorso anno, ha coperto il 67,3 per cento dei costi. Il restante (32,7 per cento), è stato sostenuto da contributi di Regione Lombardia e ministeri. L’aumento dei costi è legato a doppio filo alla crescita della percentuale di alunni con grave disabilità, che negli ultimi anni è incrementata del 20 per cento. La diagnosi che ha subito l’impennata maggiore riguarda quella dello spettro autistico, con l’81 per cento di alunni in più; il 15 per cento degli alunni, invece, hanno una diagnosi di disturbi da deficit di attenzione/iperattività.