non partirà

Flop in Bergamasca per il liceo del Made in Italy: sette iscrizioni totali in tre istituti

Al Belotti 4, al Leonardo da Vinci 3, all'Oberdan di Treviglio 0: l'offerta non convince. Apprezzato invece il quadriennale per i tecnici

Flop in Bergamasca per il liceo del Made in Italy: sette iscrizioni totali in tre istituti
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Quattro le iscrizioni al Belotti, tre al Leonardo da Vinci e zero all'Oberdan: la proposta del liceo del Made in Italy non ha sollecitato l'interesse dei bergamaschi. I tre istituti, i primi due di Bergamo, il terzo di Treviglio, sono quelli che avevano mostrato interesse e si erano poi attivati per la creazione del nuovo indirizzo, ideato dal Governo Meloni.

Toppo simile?

E questo nonostante gli appositi Open day e le comunicazioni fatte arrivare soprattutto a chi ha fatto l'iscrizione per il Liceo Economico Sociale, attivo ormai da anni in tutti e tre gli istituti e molto simile al Made in Italy, almeno per il biennio. A pesare sulla scelta, potrebbe esserci l'indefinitezza del percorso, per il quale non è ancora stata dettata una linea per il triennio, oppure anche la presenza in Bergamasca di indirizzi già molto simili.

Bene il 4 + 2

Nel complesso, un vero flop al quale fa da contraltare il grande successo avuto dalla proposta del 4 + 2 nei tecnici. Nell'anno scolastico 2024/2025 partiranno con una classe prima del nuovo corso quadriennale l'Isis Betty Ambiveri di Presezzo (per l'indirizzo Meccanica Meccatronica), l'Itis Marconi di Dalmine (per l'indirizzo Informatico), l'Isis Giulio Natta di Bergamo (per l'indirizzo biotecnologie ambientali) e l'Istituto Locatelli di Bergamo (per l'indirizzo Trasporti, logistica e conduzione del mezzo), e l'Oberdan di Treviglio (indirizzo economico).

Commenti
Giovanni

Operazione ideologica che giustamente è fallita. Dopo decenni di sinistra che imperversa nelle scuole facendo danni enormi, facendo il lavaggio del cervello ai ragazzini, adesso ci hanno provato anche quegli altri. Previsione: né gli uni né gli altri demorderanno e continueranno a cercare di ideologizzare la scuola.

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