"una delle province con uno dei più alti redditi" fa inorridire, specie per quanto concerne il potere d'acquisto.
Commenti su: I laureati in Bergamasca sono troppo pochi, lo dice l’Istat: la provincia è 79esima in Italia
...non vedo un problema nella carenza di laureati in bergamasca; la carenza di manodopera specializzata, questo è un problema, gli extracomunitari si stanno proponendo in questo settore con competenze e affidabilità pari ai nostri vecchi artigiani...fra qualche anno loro rappresenteranno la quasi totalità di chi avrà in mano un mestiere veramente remunerativo e utile....
Aggiungo che poi da noi arrivano dal sud con lauree da 110 e lode, ad insegnarci come dobbiamo lavorare, mentre a casa loro non riescono a fare nulla.
Il dato va relazionato alle realtà industriali presenti sul mercato...ad esclusione di poche decine di aziende che lavorano in ambito internazionale il resto sono realtà locali (le microimprese sono l'81% con fatturato massimo che arriva a 2 M). Quindi l'81% delle imprese avrà dimensione piccola (10/15 persone con gestione familiare e rarissimamente manageriale). Mi dite cosa ci fa un laureato in un'impresa di 10/15 (ad esclusione forse di un laureato ad indirizzo tecnico)? Senza dimenticare che il lavoro che quel laureato andrà a svolgere, 30 anni fa lo svolgeva un diplomato e 50 anni fa qualcuno che aveva la terza media....questo per dire che lo stipendio sarà rapportato alla mansione non al titolo di laurea. Personalmente ritendo che il problema sia la relazione tra fatica/benefici (ad esclusione di un desiderio personale di conoscenza)...quindi capisco benissimo perchè ci sono 14 laureati su 100 a Bergamo. Per quanto riguarda lauree con sbocchi in posti pubblici...meglio lasciar stare...lì c'è un monopolio di laureati centro meridionali....chiediamoci come e perchè
Non ci trovo niente di anomalo o brutto. Non si può essere o avere solo laureati. Non ci servono schiere di avvocati disoccupati o filosofi inutili. Moltissime persone non laureate, guidano aziende create da loro o dai loro padri e danno lavoro a decine o centinaia di persone. Un esercito poi, non può essere composto solo da generali, ma occorrono anche bravi soldati, sottufficiali e ufficiali inferiori. Ricordo che anche su questo giornale, ogni giorno vengono pubblicate le richieste di personale per le aziende, che non lo travano. Meglo avere bravbi operai e artigiani che pessimi laureati!
Se ai grandi laureati si rompe il wc di casa o dello studio, non chiamano l'avvocato, il filosofo o l'ìingegnere, ma gli occorre un bravo idraulico con apprendista. così per l'antennista, l'elettricista o il muratore, come per l'agricoltore e il produttore di ortaggi.
Credo che ogni mestiere sia da apprezzare e, fatto bene, produrre orgoglio per chi lo fa. Servono i laureati, ma altrettanto i NON laureati! I mestieri artigianali poi si imparano dai 15 anni in poi, non dai 25 in su, è troppo tardi, quindi pretendere un obbligo scolastico troppo in là con gli anni eè controproducente per lo studente e per il suo futuro.
che fa inorridire è che una delle province con il tasso di disoccupazione più basso e con uno dei più alti redditi abbia meno laureati e che altre province abbiano tassi di disoccupazione altissimi e tantissimi laureati !! Beh in queste province (le solite note) o le lauree vengono regalate oppure .. no niente .. rimango con una sola opzione ..le lauree vengono regalate !!
Che la metà dei bergamaschi si è fermata alla licenza media fa inorridire.
Beh basterebbe fare come in altre zone d' italia col diploma prezzato 3000 euro col 110 garantito, basta guardare le statistiche ed i risultati invalsi, e la laurea 5000 ed opplà tutti genii.
Poi ci troviamo con dei geometri analfabeti.