Le richieste

In Bergamasca torna il problema dei prof fuori sede: costi di voli, treni e affitti alle stelle

Da Palermo a Orio in aereo non si possono spendere meno di 208 euro, da Crotone non si scende sotto i 190: «Servono sostegni economici»

In Bergamasca torna il problema dei prof fuori sede: costi di voli, treni e affitti alle stelle
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Il problema è nazionale, e ovviamente riguarda anche la Bergamasca. È quello dei costi che devono sostenere i numerosi docenti fuori sede, specialmente del Sud Italia, per i voli e i treni con i quali devono rientrare nelle scuole del Nord in cui insegnano.

I prezzi, ha denunciato ieri (lunedì 18 agosto) il Coordinamento nazionale dei docenti per i diritti umani, sono ormai da capogiro, senza contare quelli degli affitti, che hanno ormai raggiunto cifre esorbitanti e difficilmente sostenibili da professori che prendono lo stipendio dell'istruzione pubblica.

Il professor Romano Pesavento, presidente del Coordinamento nazionale dei docenti per i diritti umani

Cifre alte per voli e treni

Il presidente dell'associazione, il professor Romano Pesavento, ha parlato di una «insostenibile condizione dei docenti di ruolo fuori sede, costretti ad affrontare, ancora una volta, l’incertezza legata alle graduatorie di assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2025-26. Mentre attendono di sapere se potranno lavorare nella provincia di residenza o se dovranno trasferirsi con urgenza, i costi dei trasporti dal Sud verso il Nord si impennano, trasformando il rientro per il primo settembre (presa di servizio in caso di assegnazione provvisoria nell’anno scolastico 2024-25) in un calvario economico e organizzativo».

L’aumento non riguarda soltanto i voli: anche i treni registrano un’impennata dei prezzi e, ad oggi, molti collegamenti ad alta velocità risulterebbero già esauriti, rendendo ancor più difficile il rientro in sede di servizio per migliaia di docenti. Per far capire meglio la situazione attuale, basti pensare che la tariffa base senza bagaglio, in un volo aereo con una compagnia low cost al 31 agosto, va da un minimo di 180 euro a un massimo di 328 euro (quest'ultimo è il caso di Ryanair per la linea Catania-Bologna Malpensa).

Arrivando a noi, invece, il volo da Palermo all'aeroporto di Orio (ancora con Ryanair) ha una tariffa base di 208 euro, mentre quella da Crotone al Caravaggio comincia dai 190 euro. Cifre che colpiscono duro soprattutto chi è costretto a prenotare all'ultimo momento, senza avere alcuna possibilità di pianificazione. Le quali si aggiungono poi alle richieste per gli affitti di un monolocale, che si attestano dai minimo 650 ai 900 euro al mese, con un posto letto sui 550 euro al mese in media.

Le richieste al Ministero dell'Istruzione

In conseguenza di questo quadro allarmante, il Coordinamento ha perciò domandato al ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara di calmierare i costi dei trasporti e quelli di locazione, facendo accordi con le compagnie aeree, le società dei treni, gli enti pubblici e i gruppi dei proprietari di immobili.

Ha chiesto in aggiunta l'istituzione di un «Bonus rientro a scuola» di mille euro ai docenti fuori sede, per le spese di viaggio e sistemazione, «non un privilegio, ma un atto di giustizia sociale», sostegni economici per l'emergenza abitativa «ormai fuori controllo» e l'ampliamento dei posti di potenziamento per la mobilità annuale 2025-26, in particolare per la classe di concorso A046, ovvero le discipline giuridiche ed economiche, quelle che insegnano gli appartenenti all'associazione.

«Non è più tempo di rinvii o di silenzi: servono risposte chiare, immediate e concrete - ha concluso Pesavento -. Dietro le cifre ci sono persone, famiglie, diritti fondamentali che non possono essere sacrificati».