La decisione

Insulti al rettore e fumogeni: l'università sospende le proclamazioni delle lauree triennali

Tra schiamazzi, trombe da stadio e spazzatura lasciata in giro, per il Senato accademico di Bergamo si è oltrepassato il limite

Insulti al rettore e fumogeni: l'università sospende le proclamazioni delle lauree triennali
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Uno dei gesti più eclatanti è stato quando, durante l'ultima sessione, all'interno delle sede di via dei Caniana qualcuno ha accesso un fumogeno. Tra le cause della decisione dell'Università di Bergamo, la scorsa giornata (lunedì 13 maggio), di sospendere le proclamazioni e le feste delle lauree triennali, ci sono però anche schiamazzi, comportamenti poco rispettosi e coriandoli e pattumiera lasciati un po' dovunque, anche nelle vie limitrofe, con successive lamentele dei residenti.

Ignorate le regole per i festeggiamenti

Se non avverrà un ripensamento, significa che il provvedimento sarà valido dalla prossima sessione estiva, quindi tra giugno e luglio di quest'anno, dopo la delibera del Senato accademico e la comunicazione del rettore Sergio Cavalieri e del presidente della Consulta degli studenti e delle studentesse. Come spiegato in una nota diffusa dopo la decisione, per le feste in sede si erano stabilite regole di buona condotta ben precise, facendo anche firmare ai laureandi un documento in cui si impegnavano a informare amici e parenti del divieto di usare coriandoli di plastica, fumogeni o trombe da stadio, così come di schiamazzi.

Insulti al rettore e fumogeni

Nel corso delle successive proclamazioni, però, si è assistito a vari episodi che sono stati definiti «al limite dell'ordine pubblico», con insulti agli usceri, ai docenti e perfino nei confronti dello stesso rettore, intervenuto per richiamare al rispetto dell'Ateneo. Come se non bastasse, i cittadini che abitano vicino alle facoltà si sono lamentati per la spazzatura con cui i poco rispettosi visitatori hanno disseminato le vie limitrofe, con bottiglie, bicchieri, cibo e tubi per coriandoli.

Il culmine, poi, è stato in via dei Caniana, quando i vapori del fumogeno si sono infiltrati nei bocchettoni dell'areazione, riempiendo tutti gli spazi della facoltà di un odore acre. Dall'Università hanno fatto sapere che si sta lavorando per delle alternative, che permettano agli studenti di ricordare un traguardo così importante alla dovuta maniera ma - si è lasciato intendere - le scene da stadio è meglio farle da un'altra parte.

Commenti
Daniela

L'ideale sarebbe poter revocare la laurea. Idea utopistica ma sarebbe il minimo davanti a tanta barbarie.

Meri

A mio avviso qualcuno si laurea ma non ha maturato il senso civico di rispetto dei luoghi , dell’ateneo e del decoro. Il titolo di laurea purtroppo non garantisce l’essenza della persona pacata. Mi rattrista pensare che in futuro raggiungerà posti rilevanti nella la comunità con ponderazione. Bisogna puntare di più alla formazione del cittadino e della persona in generale!!

Elena

Si potrebbe individuare un apposito spazio per i festeggiamento e far pagare una somma aggiuntiva ai laureandi per coprire le spese di raccolta rifiuti e coriandoli. Dopo tanta fatica non ritengo giusto negare i festeggiamenti. Ovviamente l’eccesso di zelo è giusto che venga punito, non sono più ragazzini.

Alessandro

Ci fosse stato il Palacreberg, la soluzione sarebbe stata semplice. Proclamazione (non discussione) di tutta una sessione di laureati al Palacreberg, luogo controllato, senza intasare l'università e zone limitrofe di familiari e amici che, alla fine, sono interessati solo alla proclamazione. Un bel discorsetto del rettore o di un docente bravo e poi applausi. Contenimento dei comportamenti indisciplinati molto più semplice, e anche facile da identificare quelli che portano fumogeni. Ma alla Giunta Gori scappava di demolirlo il Palacreberg. Vai a capire perché.

michele

Stop e basta, sino a ravvedimento ! ribadiamo che i diritti di ognuno finiscono o si limitano dove iniziano gli stessi diritti di altri, principio basilare di convivenza civile.

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