La mamma di un ragazzo bullizzato: «Mio figlio ossessionato dalla paura di entrare a scuola»
Lunedì 26 febbraio, in occasione dell’inaugurazione della panchina gialla all'istituto, è stata letta una missiva della madre di uno studente
di Marta Belotti
«Vi spiego in breve cosa sta accadendo a mio figlio, un adolescente pieno di sogni come molti di voi», inizia così la lettera scritta dalla mamma di un alunno dell’Itis Marconi di Dalmine, vittima di bullismo. Il testo è stato letto lunedì mattina, il 26 febbraio, in occasione dell’inaugurazione della panchina gialla contro il bullismo realizzata nell’istituto.
Prima della cerimonia in sé infatti è stato organizzato un momento di confronto, nel quale è stato dato spazio agli interventi del deputato di Allenza Verdi e Sinistra Devis Dori, del presidente della fondazione Helpis onlus Gino Fanelli (che si occupa proprio di bullismo) e dei sindaci dei tre paesi coinvolti: quello di Dalmine Francesco Bramani, quello di Levate Maickol Duzioni e quello di Osio Sopra Edilio Pelicioli.
Tre scuole, tanti studenti
Nella platea, c’erano le classi prime del Marconi, e, in prima fila, anche gli alunni che fanno parte dei due consigli comunali dei ragazzi dell’Istituto comprensivo di Osio Sopra (uno per il plesso di Osio Sopra, l’altro per il plesso di Levate). Marconi e istituto comprensivo condividono infatti lo stesso dirigente, Maurizio Chiappa, che ha colto l’occasione per proporre un progetto di rete e di scambio tra le due scuole. Non solo, molte classi si sono collegate da remoto.
La lettera
«A causa di continue prese in giro e provocazioni da parte di ragazzi suoi coetanei, che probabilmente per noia trascorrono il loro tempo provocandolo e mortificandolo e sentendosi grandi perché riescono a ferirlo, da diversi mesi è ossessionato dalla paura di entrare a scuola e affrontare questi ragazzi - continua la mamma -. La cosa più grave è che spesso non mangia, di notte ha gli incubi e ha mollato lo sport che amava, per il quale ha sempre dato il massimo. Vorrei porvi una domanda, quale è il senso di tutto questo bullismo e cyberbullismo? (...)