Progetto di C+S Architect

La nuova scuola dell’infanzia di Alzano Lombardo vola (e vince) a Parigi e New York

La "Arca di Noè" ha ricevuto due riconoscimenti di grande rilevanza come modello internazionale di architettura educativa e sostenibile

La nuova scuola dell’infanzia di Alzano Lombardo vola (e vince) a Parigi e New York

La nuova scuola dell’infanzia “Arca di Noè” di Alzano Lombardo, progettata dallo studio C+S Architects, è un modello internazionale di architettura educativa e sostenibile. Lo hanno attestato non uno, ma ben due riconoscimenti internazionali: il DNA Paris Award e una Menzione Speciale agli Architizer A+ Award di New York

Un progetto impegnativo

Inaugurata lo scorso gennaio, dopo cinque anni di lavoro e non pochi ostacoli, la scuola era stata accolta con entusiasmo  dalla comunità. L’edificio è stato costruito sugli antichi orti di Villa Paglia, che per anni avevano atteso qualcuno capace di ridare loro vita. La scuola occupa ben 3380 metri quadrati, completamente immersi nel verde di Alzano, ed è stata realizzata con un investimento di 5,5 milioni di euro. Tutto, grazie al sostegno di Regione Lombardia, della Gse (Gestore servizi energetici), della Fondazione Cariplo e del Comune.

La “fabbrica del sapere”

Gli spazi interni dell’edificio, aperti e luminosi, erano stati pensati per stimolare la creatività dei più piccoli, «una fabbrica del sapere a 360 gradi», l’avevano definita durante l’inaugurazione, e così è diventata. Con il suo ampio salone centrale, le corti interne dove incontrarsi, sei sezioni con grandi vetrate, una mensa accogliente e una palestra moderna, si è ben presto trasformata in un luogo in cui vivere anche oltre l’orario scolastico. Un’attenzione particolare anche al tema ambientale: la “Arca di Noè”, è stata realizzata secondo i criteri “Nzeb”, edifici a energia quasi zero.

Nel cuore degli alzanesi 

L’edificio, aveva subito fatto breccia nel cuore della comunità. Come mai? Semplice, per il suo forte legame con la tradizione. Il progetto, infatti, si ispira alla celebre storia del “Bianco Alzano”, il cemento che ha reso famosa la città, e alla sua architettura industriale, con una copertura a “shed” che permette alla luce naturale di inondare gli spazi, creando un ambiente luminoso.

Decisamente un fiore all’occhiello per il Comune della Valseriana, soprattutto per il suo design particolare, caratterizzato da un rivestimento in mosaico di vetro bianco e serramenti in bronzo. All’ingresso, poi, un muro in cemento rosso diventa allo stesso tempo rampa-gioco per i bambini e racconto del territorio: le incisioni sono ispirate al celebre puzzle di Enzo Mari.

L’attenzione internazionale

Il progetto ha attirato, con grande sorpresa, l’attenzione di Londra e Parigi, dove oggi viene citato come esempio di architettura scolastica d’eccellenza. Un riconoscimento che porta la firma di C+S Architects, lo studio fondato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini e che a questa scuola hanno dedicato anima e corpo.