verso il 25 gennaio

Le scuole superiori sono ferme (per ora), ma il "sistema Bergamo" è pronto per la ripartenza

La Lega ha posto alcuni interrogativi a Palazzo Frizzoni in attesa che anche gli studenti delle scuole superiori possano tornare in aula. La risposta dell'assessore all'istruzione Loredana Poli

Le scuole superiori sono ferme (per ora), ma il "sistema Bergamo" è pronto per la ripartenza
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Il sistema scolastico bergamasco e le istituzioni locali sono pronti a garantire il ritorno in classe in sicurezza degli studenti? All’interrogativo, posto dal gruppo consiliare della Lega, Palazzo Frizzoni ha risposto positivamente. Certo, al momento per gli studenti delle superiori la situazione resta congelata fino alla fine della prossima settimana visto che «Regione Lombardia ha ritenuto opportuno rinviare le attività didattiche in presenza per le scuole secondarie di secondo grado di tutte le province lombarde almeno fino al 25 gennaio».

In un’interrogazione presentata in Comune (a prima firma di Alessandro Carrara) i consiglieri del Carroccio chiedevano all’Amministrazione se intendesse acquistare termoscanner, adibire spazi comunali ad aule e distribuire materiale sanitario di qualità agli studenti per favorirne il ritorno sui banchi, oltre a prevedere un sistema organizzato centralizzato per il coordinamento degli ingressi e delle uscite da scuola. «Il Governo non sempre è stato affidabile – sottolineano i consiglieri leghisti -. Tocca all’Amministrazione comunale colmare le lacune».

Le strategie illustrate nel documento sono però state ampiamente attuate sia da Palazzo Frizzoni, sia a livello ministeriale. Le modalità di ingresso, uscita e frequenza per la ripresa delle lezioni degli alunni di primo grado, fissata dal calendario regionale il 7 gennaio scorso, sono state «ampiamente collaudate fino alle vacanze di Natale – spiega l’assessore all’istruzione Loredana Poli -. Per questa fascia di studenti c’è stata solo una parziale interruzione della frequenza in presenza, di alcune settimane, riguardante le seconde e terze classi delle scuole medie, esclusi ragazzi e ragazze con bisogni educativi speciali e figli di lavoratori essenziali, la cui frequenza è stata sempre garantita. I dirigenti scolastici dei 9 Istituti comprensivi della città, incontrati una volta al mese, non hanno richiesto locali aggiuntivi dopo i lavori eseguiti nel periodo estivo, né hanno rilevato difficoltà organizzative particolari, se non quelle di interazione con l’Ats per ciò che riguarda il tracciamento dei contagi di eventuali positivi e le modalità di rientro a scuola previste».

Inoltre, l’assessore Poli ha fatto presente tutti gli istituti hanno ricevuto dal Ministero dell’Istruzione finanziamenti per l’acquisto di scanner o termometri, dispositivi tecnologici, arredi, attrezzature e materiali di pulizia, oltre a personale aggiuntivo. La struttura commissariale, invece, si occupa regolarmente della distribuzione delle mascherine e del gel disinfettante sia per il personale che per gli alunni. «In aggiunta – evidenza Poli - il Comune ha previsto per i prossimi sei mesi una fornitura di gel e di materiale per la pulizia per i 9 Istituti comprensivi della città, corredata da una specifica formazione per il personale ausiliario in servizio». Le scuole superiori hanno poi «ricevuto finanziamenti e forniture in misura anche maggiore rispetto agli Istituti del primo grado e comunque fanno riferimento alla Provincia, non al Comune, quale ente locale competente in materia».

I consiglieri del Carroccio sono intervenuti in merito anche alle criticità legate al trasporto pubblico locale, evidenziando la necessità di stipulare accordi tra pubblico e privato. Una tematica per la quale in Prefettura è stato istituito uno specifico tavolo di confronto. «Il sindaco ha costantemente partecipato alle riunioni del tavolo prefettizio, uno dei primi tavoli provinciali a mettere a punto e a sperimentare il modello organizzativo cui si farà riferimento anche per la ripresa delle lezioni nel 2021, quando confermata – conclude l’assessore Poli -. Adesso la capienza dei bus è fissata dal Ministero al 50 per cento. Per compensare la capienza ridotta è stato previsto un aumento delle corse del 25 per cento circa, ripristinato il modello a doppio ingresso delle scuole (alle 8 e alle 10) e soprattutto prevista didattica a distanza al 50 per cento». Il sistema Bergamo pare quindi essere pronto a funzionare anche con autobus a capienza ridotta. A questo punto quel che manca è solamente il via libera di Governo e Regione per la ripresa dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole della provincia.

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