Novità importanti

L'Università di Bergamo rilancia dopo la pandemia: «Esperienza diretta e aumentata della vita universitaria»

Al centro dei progetti per l'immediato futuro dell'Ateneo cittadino didattica innovativa, benessere, socialità e sviluppo green

L'Università di Bergamo rilancia dopo la pandemia: «Esperienza diretta e aumentata della vita universitaria»
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Delle novità importanti per l’Università degli Studi di Bergamo sono state annunciate oggi (mercoledì 27 luglio), in conferenza stampa, dal rettore, il professor Sergio Cavalieri. Tra le proposte approvate nel corso delle sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione di lunedì 25 e martedì 26 luglio, ci sono «l’utilizzo “smart” delle tecnologie, iniziative didattiche innovative, un Open Campus attento a salute e benessere, socialità, cultura e sviluppo green di studenti, personale, strutture», ha spiegato Cavalieri. «È questa - ha poi continuato - la visione che abbiamo rispettato nel definire le linee guida della programmazione del nuovo anno accademico che sarà, se il virus ce lo consentirà, al cento per cento in presenza».

«Le nuove matricole arriveranno da due anni di Dad che non sono stati una passeggiata, né quella festa delle opportunità tecnologiche che qualcuno si immagina - ha sottolineato il professor Adolfo Scotto Di Luzio, prorettore alla Didattica, orientamento e placement -. Hanno invece contato diseguaglianze di ogni tipo, dai dispositivi all'accesso alla rete. L’unico modo per sperare di compensarle è partecipare in presenza alla lezione. Di qui le molte iniziative che abbiamo preso: innovazione didattica, transizione digitale, open campus».

I progetti di didattica sperimentale hanno previsto il ridisegno di moduli formativi per l’auto-apprendimento in remoto e lo sviluppo delle competenze in aula, oltre all’utilizzo di applicativi digitali per migliorare l’attività di lavoro in aula degli studenti. Cominciati l'anno scorso, si ripeteranno quest'anno e non solo per singoli insegnamenti, ma anche per interi corsi di studio. Nel 2021 sono stati investiti circa 60 mila euro e quest’anno saranno impiegate altre risorse.

Le azioni di breve periodo consistono nell’istituzione di percorsi didattici innovativi all’interno dei singoli dipartimenti e l’introduzione di innovazioni specifiche per singoli insegnamenti esistenti, ha aggiunto la professoressa Daniela Andreini, prorettore all’Innovazione e transizione digitale. Per tali azioni si stanno predisponendo bandi di finanziamento ad hoc della durata di due anni. Per quanto riguarda il piano nel medio periodo, ci sarà un centro di Ateneo che si comporrà di tre servizi principali: Faculty Development, Servizi a supporto della didattica, Formazione iniziale per gli insegnanti della scuola secondaria. I suoi obiettivi saranno quelli di fornire servizi didattici, un portale per l’insegnamento-apprendimento con open badge e microcredenziali, supporto strumentale e formativo per innovazione della didattica. Il tutto in linea con l’entrata dell’Università degli studi di Bergamo in EduOpen, una piattaforma per l’erogazione di Massive Open Online Courses, che riunisce diversi atenei italiani e un insieme di partner selezionati.

Il professor Gabriele Cocco, delegato del rettore ai Rapporti con gli studenti, ha infine spiegato: «Il progetto Open Campus inizierà concentrandosi sulla salute e il benessere, la socialità, la cultura e lo sviluppo della sostenibilità green. Una risposta immediata sarà l’atteso servizio di counseling psicologico, il potenziamento di momenti ricreativi in campus, l’aggregazione tramite eventi culturali e sociali, il lancio di una radio web di Ateneo. L’Università e il tessuto urbano si incontreranno in sinergia per dare vita ad alcune novità che segneranno un nuovo anno accademico e un nuovo percorso. Desideriamo che i nostri studenti possano vivere appieno il campus rendendo la loro esperienza unica e completa».

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