Rodolfo, si vergogni! Piena solidarietà a Andrea e mamma
Commenti su: «Mio figlio a scuola ancora senza insegnante di sostegno. Il sistema dimentica i più fragili»
In questo "paese" succede tutto questo, nell'assoluto assordante silenzio, delle istituzioni, e di chi, deve occuparsi di questi problemi.
Però, le istituzioni, i sindacati, trovano il modo, e il tempo, per indire scioperi, per le più disparate motivazioni.
Dovrebbero vergognarsi.
Un grande abbraccio a Andrea e alla Sua mamma.
Pantani dovresti cambiare nome invece di infangare quello nobile di Marco, la malafede è tutta tua
Perfettamente daccordo con Rodolfo
Tutta la mia solidarietà alla mamma di Andrea
Rodolfo... cosa significa il piano delle destre procede a vele spiegate... sei in malafede. Piena solidarietà a Andrea e mamma.
il piano delle destre procede a vele spiegate
Le vere priorità vengono ignorate o sminuite, spero che questa vergognosa situazione si risolva subito!
un abbraccio ad Andrea
La mia piena solidarietà alla mamma di Andrea (al quale invio una carezza).
La Signora ha fatto benissimo a rappresentare le sue doglianze.
Il personale delle istituzioni interessate, a qualsiasi livello, trattano i nostri ragazzi affetti da disabilità senza un briciolo di umana empatia e come numeri (fatti salvi alcuni casi isolati).
Spero che la vicenda possa avere il risalto mediatico che merita.
Abbiamo vissuto l'analoga situazione per nostra figlia.
La soluzione è stata l'iscrizione in una scuola privata dove ha vissuto a pieno la sua esperienza scolastica al pari con i compagni che l'adoravano.
Non è mai stata un giorno senza sostegno e/o senza educatore, se per cause fortuite erano assenti c'era immediatamente qualche altro docente in sostituzione.
Oggi frequenta felicemente la magistrale all'UniBg, ma non scorderà mai il suo trascorso scolastico.
Gentilissima signora mamma di Andrea, so da me che le cose non dovrebbero andare in questo modo in uno Stato civile, ma le garantisco che anche per noi genitori è stata una bellissima esperienza a differenza degli anni frequentati allo Statale dove regnava l'anarchia dei docenti e la maleducazione degli studenti.