Sportello psicologico all’Università di Bergamo, dopo tre mesi già 370 le adesioni

Il tema, ormai diventato nazionale, del benessere psicologico degli studenti negli atenei italiani ha portato l’Università di Bergamo ad avviare il suo servizio di “counseling psicologico”, rivolto a tutti i propri iscritti. A distanza di tre mesi dalla nascita del progetto, come dichiarato oggi (venerdì 7 aprile) dall’Ateneo, le richieste pervenute sono state 370, di cui il 70 per cento con colloqui in presenza, dato che c’è anche l’opzione di ascolto da remoto.

A seguire gli utenti, che sono studenti, ma anche dottorandi e persone che seguono corsi post-laurea, sono tre psicologi ed una psicoterapeuta iscritti all’Albo professionale, che garantiscono la massima riservatezza. Nello specifico, il servizio prevede cinque incontri gratuiti, che possono svolgersi in presenza o in collegamento. L’idea è quella di aiutare gli studenti a gestire l’ansia da esame, la difficoltà a concentrarsi ed i problemi di autostima.

In ogni caso, come precisato dall’Ateneo, la consulenza non sostituisce la diagnosi psicologica ed il trattamento psicoterapico, che vengono rimandati ai servizi sul territorio con cui il counseling lavora in rete. Nel corso degli incontri, dopo un primo approccio per capire il problema con una scheda di raccolta dati, c’è un intervento mirato per aiutare la persona in difficoltà e, al termine di ogni appuntamento così come alla fine del ciclo, si potrà compilare un questionario sul rapporto col professionista ed il grado di soddisfazione dell’utente.