"Stand By", cioè cosa accade quando una scuola (Imiberg) fa impresa (con Automha)
I ragazzi della classe IV I.T.E dell'istituto di via Santa Lucia hanno presentato, assieme alla preside, ai docenti e ai dirigenti dell'azienda di Azzano, i risultati ottenuti dalla loro "creatura", un innovativo supporto per dispositivi tecnologici
di Mattia Cortese
Oggi (venerdì 9 marzo), durante una conferenza in streaming dall'aula magna della scuola Imiberg di Bergamo, i ragazzi della classe IV I.T.E hanno presentato, assieme alla preside, ai docenti e ai dirigenti dell'azienda Automha, i risultati ottenuti dalla loro "creatura", l'innovativo supporto per dispositivi tecnologici "Stand By".
Il prodotto è stato al centro dal progetto di alternanza scuola-lavoro "Fare impresa" proposto dalla ditta di Azzano San Paolo specializzata nella costruzione di magazzini totalmente automatizzati per l'industria, che ogni anno si impegna nell'offrire esperienze formative ai giovani del territorio bergamasco. I ragazzi dell'Imiberg hanno dovuto all'inizio trovare un'idea di business partendo da zero, ma tenendo presente che avrebbe dovuto privilegiare l'aspetto della circolarità e dell'ecosostenibilità. È nata così la proposta di questo dispositivo in metallo pratico ma al tempo stesso di design. Si è passati quindi alla fase di progettazione, in cui si è delineata la forma e le caratteristiche, così come il materiale di cui doveva essere fatto.
La necessità di optare per un business ecosostenibile ha portato alla scelta di riciclare le targhette di alluminio dei macchinari dell'azienda, che erano state sostituite con altre nuove e rischiavano di finire tra i rifiuti. In questo modo, invece, hanno avuto nuova vita, dato che il materiale è stato poi passato alla ditta Fdm Fratelli Mazzola Srl, specializzata in lavorazioni di lamiere e saldature, che sulla base del progetto studiato e fornito dagli studenti ha realizzato il dispositivo di supporto "Stand By", che è stato poi il gadget regalato da Automha ai suoi clienti più affezionati.
Durante la presentazione, nel suo intervento la preside Francesca Galbiati l'ha definita «un'occasione d'oro» per gli studenti, dato che «al di là delle vendite e dei risultati, la cosa più importante è stata vedere la crescita dei ragazzi anche in questo difficile periodo di pandemia». Ha concordato con lei la docente e vicepreside I.T.E, Alessia Grossi: «All'inizio c'è stata qualche difficoltà, anche per le problematiche di comunicazione dei ragazzi, oltre che della didattica a distanza. Invece poi hanno dimostrato di saper risolvere le questioni interne al gruppo e portare un progetto valido, che avesse in mente anche l'idea di economia circolare, di cui adesso hanno un'immagine molto più chiara. Certo, come ha detto la preside poi il risultato più importante è stato la crescita dei ragazzi».
Alla presentazione del prodotto erano presenti anche i vertici Automha: Anna Maccarone, manager; Roberta Togni, dirigente e consulente; Ginevra Stefanelli e Alessandra Pellati, responsabili del marketing e della comunicazione. Tutte loro hanno ribadito l'orgoglio e la soddisfazione di aver partecipato a quest'iniziativa, soprattutto per il contributo alla formazione degli studenti, ma anche per l'oggetto che è venuto fuori dal lavoro. «Per Automha - ha spiegato Togni, General Counsel e CSR Officer -, l’educazione e la condivisione della cultura e della conoscenza sono concetti fondamentali, e per questo l’azienda è da sempre in prima linea per sostenere e rafforzare la formazione dei più giovani».
Nel video mostrato all'inizio della conferenza, Matteo Rocchi, Products Service e Parts Supervisor dell’azienda bergamasca, ha dichiarato: «Automha ha preso la decisione di sostituire le targhette informative in alluminio, installate direttamente sulle macchine, con etichette più sostenibili. Sono orgoglioso che siano state consegnate agli studenti di Imiberg per dar loro una nuova vita e ridurre gli sprechi».
Alla fine, ci sono stati gli interventi di due membri della classe IV dell'istituto, Filippo Zanini, che in questo percorso ha rivestito il ruolo di Amministratore delegato, e Alessandro Sinigaglia, che ha vestito i panni del Sales manager. Zanini ha sottolineato: «Quest'esperienza ci ha aiutati a capire cosa vorremo fare nella nostra futura vita lavorativa e come funziona quel mondo, ma siamo anche soddisfatti di aver abbattuto gli ostacoli che erano sorti sul nostro percorso». Sinigaglia ha invece espresso il desiderio che ci possano essere, in futuro, «sempre più progetti come questo, che abbiano al centro un'economia sostenibile. Dobbiamo veramente ringraziare la scuola per quest'opportunità».