Va in tilt il riscaldamento, bimbi a lezione con 10 gradi. I genitori: «È una cosa vergognosa»
Per le famiglie degli alunni le rotture all’impianto di riscaldamento sarebbero note da tempo, ma ogni anno il Comune è impreparato
Il riscaldamento è rotto, le aule sono gelide e, come se non bastasse, quest’anno si devono pure arieggiare spesso le classi a causa dei contagi da Covid. La morale: i bambini iscritti alla scuola elementare Locatelli di Brignano Gera d’Adda sono costretti a fare lezione indossando giubbotti, piumini, guanti e berrette, mentre i genitori sono sul piede di guerra.
Ad irritare ulteriormente le famiglie c’è anche un altro aspetto, secondo le dichiarazioni raccolte tra le mamme e i papà dai colleghi di PrimaTreviglio: blocchi e rotture all’impianto di riscaldamento sarebbero problematiche note ormai da quattro anni, ma puntualmente «all'arrivo del freddo intenso – sottolinea un padre - la scuola e il Comune si fanno trovare impreparati, lasciando i bambini al freddo».
Un'altra mamma, Silvia, ha riferito che la stessa referente del corpo docenti questa mattina (mercoledì 1 dicembre) ha rilevato all'interno della scuola una temperatura di 10 gradi. «La temperatura stabilita per legge per poter svolgere le lezioni è di almeno 16-17 gradi centigradi, altrimenti devono essere sospese. È una cosa vergognosa. Ogni anno facciamo presente all'Amministrazione comunale questo grosso problema, che però si ripete».
Il freddo sarebbe diventato insostenibile da lunedì, giorno in cui le temperature si sono abbassate in modo repentino e in cui diversi bambini sono tornati a casa dopo l'intera mattinata trascorsa al freddo. «Ci aspettavamo almeno una chiamata da parte della scuola, che ci avvisasse del fatto che il problema si era ripresentato», spiegano i genitori che, invece, sono stati informati dai figli infreddoliti.
L'Istituto comprensivo ha segnalato il problema all’Amministrazione, responsabile della struttura scolastica, ma ad oggi non sarebbe ancora stato risolto visto che il Comune ha risposto di essere in attesa dell'intervento di un tecnico specializzato.
«In questi giorni diversi genitori hanno scelto di ritirare i bambini da scuola - racconta la madre di un alunno di quarta -. È assurdo che non si sia ancora intervenuti, anche perché lasciare che i bambini si ammalino, anche solo con un raffreddore, in questo periodo di pandemia non è il caso».