L'iniziativa

Al via il progetto Best per creare una policy di tutela dei giovani nello sport

Ats Bergamo, Cesvi, Specchio Magico e Questura si uniscono per costruire un ambiente atletico libero da ogni forma di violenza

Al via il progetto Best per creare una policy di tutela dei giovani nello sport
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Bergamo vuole fare di più e farlo sempre meglio nell’ambito dello sport ed è così che nasce Best, Bergamo sport e territorio. Il progetto ha come protagonisti i partner Ats Bergamo, Fondazione Cesvi, Specchio Magico e la Questura di Bergamo, in co-progettazione con Volley Bergamo 1991 per adottare insieme una policy e delle buone pratiche per proteggere i minori che praticano sport.

Il 65% di intervistati subisce violenza psicologica nello sport 

Da un lato c’è il grandissimo valore dello sport nella vita dei bambini e delle bambine come strumento che contribuisce a creare abitudini sane, aumentare l’autostima e formare un senso di appartenenza, oltre che ad aderire a valori umani chiave e sviluppare abilità importanti per la propria vita. Dall’altro, lo studio Child Abuse in Sport: European Statistics (Cases). Dai dati raccolti nell’ambito di ricerca, due terzi delle persone intervistate ha dichiarato di aver subito da minorenne almeno un’esperienza di violenza interpersonale in un contesto sportivo. Sono soprattutto orme di violenza psicologica, che hanno coinvolto il 65% delle persone intervistate, seguono episodi di violenza fisica, per il 44% degli intervistati, la negligenza, per il 37%, la violenza sessuale senza contatto, 35%, infine la violenza sessuale, subita dal 20% delle persone partecipanti all’indagine.

Il perché di Bergamo Sport e territorio

È dal contesto descritto da questo studio che nasce il progetto Best. Giuseppe Matozzo, direttore socio sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, dichiara: «Siamo soddisfatti della collaborazione che prende forma dal lavoro in sinergia con Volley Bergamo 1991, Cesvi e Specchio Magico. Lo sport, i suoi valori e la valenza sociale che va ben oltre il gesto atletico, aiutano a trasmettere al territorio e soprattutto alle giovani generazioni la cultura complessiva del benessere».

L’impegno a costruire un ambiente atletico rispettoso, equo e libero da ogni forma di violenza partirà quindi dal volley.

L’impegno di Volley Bergamo

Stefano Rovetta, vicepresidente Volley Bergamo 1991, spiega: «Iniziamo oggi un percorso virtuoso che ha come obiettivo la tutela delle giovani giocatrici nello sport. Ci siamo sentiti in dovere di percorrere questa strada perché la sensibilità della nostra Società è, e deve continuare ad essere, forte nei confronti e per la tutela di bambine, ragazze e donne. Abbiamo dei compagni di viaggio importanti, che ci indicheranno la rotta e ci aiuteranno a trovare e a utilizzare i giusti strumenti per essere aiuto, sostegno e guida. E gli stessi strumenti verranno messi a disposizione dei nostri dirigenti e dei tecnici del settore giovanile perché siano un aiuto e una presenza discreta e preziosa per le tante giovani pallavoliste che accogliamo nelle nostre palestre. Ci è sembrato doveroso coinvolgere in questo progetto tutte le Società che collaborano con noi: Volley Bergamo Celadina, Pallavolo Gorle, Curno 2010 Volley e Valpala Volley che saranno al nostro fianco».

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