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Alice Recanati e Michelangelo Oberti, bergamaschi che hanno fatto mille punti in America

Lei è di Spirano, lui di Riva di Solto. Entrambi hanno raggiunto negli Stati Uniti un grande obiettivo sportivo. Le loro storie

Alice Recanati e Michelangelo Oberti, bergamaschi che hanno fatto mille punti in America
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di Onofrio Zirafi

Alice Recanati e Michelangelo Oberti: bergamaschi d’America con la palla a spicchi nel cuore. Entrambi, nei giorni scorsi, hanno raggiunto un importante traguardo che nobilita ulteriormente le rispettive carriere cestistiche in rampa di lancio.

Recanati, numeri da urlo

Partiamo dalla classe 2000 spiranese, che muove i suoi primi passi in ambito minibasket con indosso la canotta della Mafalda Spirano. Dalla categoria Under 13 confluisce quindi nella filiera femminile del Visconti Basket Brignano (sodalizio che la vedrà protagonista dal 2012 al 2016), dove vestirà anche la maglia della prima squadra in Serie C; con i bassaioli diventa peraltro campionessa regionale U15.

Sempre con il team di Brignano, in U16 assaggia la fase interregionale (svoltasi a Bergeggi, in Liguria), mentre in U18 (al termine della stagione 2016-2017) raggiunge addirittura le prestigiose Finali Nazionali di Battipaglia, punto più alto della storia “in rosa” del sodalizio. A seguire, l’approdo a Pordenone in A2 nel 2017/2018, e quindi il passaggio alla Reyer Venezia in A1 nella stagione successiva; in questo solco, anche un passaggio nel Team 86 Villasanta in Serie B, sotto l’occhio attento del club veneto (nel campionato bruscamente interrotto dal Covid).

Alice Recanati in una pubblicità nella Nike

Nell’agosto 2020, Recanati lascia l’Italia con destinazione Richmond, Virginia, per studiare e giocare tra le file della prestigiosa Eastern Kentucky University (dove studia biochimica). Ebbene, lo scorso 18 gennaio (nella sfida contro Central Arkansas) è diventata la venticinquesima giocatrice nella storia del suo ateneo a raggiungere quota mille punti in carriera. Nella stagione corrente (il suo anno da “senior”), la guardia spiranese sta viaggiando a 10,7 punti di media in 32’ di utilizzo. Attualmente, è una delle tredici giocatrici con oltre mille punti, 500 assist e 400 rimbalzi.

Oberti, dal 2019 nessuno come lui

Dal canto suo, il classe 2005 Michelangelo Oberti è invece originario di Riva di Solto. Per lui gli inizi cestistici si concretizzano con i colori nero-arancio del Centro Basket Alto Sebino, salvo poi confluire dall’U13 nella filiera giovanile d’Eccellenza della BluOrobica Bergamo (insieme al fratello Leonardo, classe 2002). Dopo due anni di superiori al Lussana, la scelta di volare negli States, dove sta disputando la sua terza stagione alla High School di Morris Catholic.

Il suo futuro, però, è già scritto: ottenuto il diploma, battaglierà nella Ivy League in Ncaa Division I con indosso la canotta della University of Pennsylvania. Intanto, anche Oberti si gode il traguardo dei mille punti realizzati: è il nono giocatore dei Crusaders a riuscirci, il primo dal 2019.

Lo score a tre zeri è arrivato lo scorso 22 gennaio, più precisamente contro Madison; le sue statistiche attuali (monstre!) parlano di 20 punti di media conditi da 13 rimbalzi, 5,5 stoppate, 2 palle rubate e 2 assist in 27’ di utilizzo.

«Non potevo immaginare il peso che qui negli States davano a questi traguardi statistici - ci dice Oberti -; me ne sono reso conto quando un avversario ha raggiunto quota 1.000 punti segnati in un match contro di noi lo scorso febbraio e hanno interrotto la partita per le celebrazioni. Da lì in poi è diventato un mio pallino ed è stato bello raggiungere a mia volta quella soglia, anche se tengo molto di più ai traguardi di squadra. Ora sto pianificando il mio percorso universitario e sportivo e voglio continuare a migliorare per raggiungere il livello cestistico più alto possibile, qualunque esso sia. Voglio continuare a giocare a basket finché riesco: questo sport ha un posto troppo importante nella mia vita. Conclusi gli studi, vorrei poi approdare nel professionismo; non so ancora se qui in America o in Europa. Cosa consigliare a chi vuole intraprendere un percorso simile? Se davvero lo vuoi, ce la puoi fare. Io ne sono l’esempio migliore, dato che sono partito da un piccolo paesino di mille anime circa».

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