Il grande basket di A2 è tornato a Bergamo davanti a più di duemila persone. Protagonista la Blu Basket Bergamo, che nella sua prima partita casalinga alla ChorusLife Arena ha battuto 77-69 la Wegreenit Urania Milano in una serata storica. Un successo sofferto, costruito con il cuore e con l’anima di una squadra che ha saputo reagire alle difficoltà, trascinata da un palazzetto che dopo l’intervallo è letteralmente esploso.
Un esordio da brividi
Migliaia di appassionati hanno riempito ieri (domenica 12 ottobre) la ChorusLife Arena per quella che il presidente Stefano Mascio ha definito «l’inizio del vero percorso». E che inizio: tanti giovani sugli spalti, famiglie intere, un’atmosfera da grande basket che Bergamo non viveva da tempo.
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Tra gli ospiti d’eccezione il trapper Rondodasosa, seguito da milioni di persone sui social, oltre a vari youtuber, streamer e volti noti del web. A bordo campo anche la sindaca Elena Carnevali e l’assessora allo Sport Marcella Messina, mentre in tribuna – tra i tanti ospiti d’eccezione – c’era Diego Flaccadori, guardia dell’Olimpia Milano cresciuto proprio nel vivaio bergamasco ai tempi di Treviglio.
«Finalmente la prima partita a Bergamo. Ho lottato tanto per arrivare qua, sono stati tre mesi duri – ha confessato emozionato il presidente Mascio a fine partita -. Questa sera è stata la prova di un palazzetto pieno, gente entusiasta. È stato bellissimo sentire tutti che chiamavano Bergamo. Una città che merita di stare nel basket ad alti livelli».
La partita: dall’incubo alla rimonta
Ma la serata rischiava di trasformarsi in un incubo. La Blu Basket è entrata in campo contratta, intimorita forse dall’importanza del momento. Milano ne approfitta: Taylor è incontenibile (16 punti nel primo quarto) e gli ospiti scappano sul 23-35 a tre minuti dall’intervallo.
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Poi arriva il colpo di scena: al 14′ Dustin Hogue viene espulso per un fallo in attacco giudicato antisportivo dagli arbitri, una decisione che ha lasciato a dir poco perplesso coach Zanchi: «Non mi era mai successo di vedere un’espulsione per un fallo del genere. Il giocatore è distrutto, dice di non aver fatto niente. Questa decisione ha inciso tantissimo sulla partita».
Ma è proprio da quel momento che la Blu Basket ha ritrovato l’orgoglio. Senza il suo centro americano, già priva di Bartoli (infortunato) e con Loro e Bogliardi acciaccati, la squadra ha stretto i denti. La difesa si è fatta più aggressiva, mentre i canestri di Harrison hanno cominciato a bucare la retina. All’intervallo si va a riposo con un gap ridotto a 33-37.
Atmosfera rovente
Nel terzo quarto succede qualcosa di magico. Il pubblico, inizialmente timoroso, trova la voce. «Blu Basket, Blu Basket» risuona fragoroso nel palazzetto. Poi parte il coro «Bergamo, Bergamo», lo stesso che accompagna le partite dell’Atalanta, con applausi tanto forti da sovrastare la voce dello speaker. L’energia dagli spalti si trasferisce sul parquet.
Harrison (24 punti finali) prende per mano la squadra, Lombardi (17) e Loro (15) alzano i giri. Milano ritrova un ultimo sussulto e va sul +8 (39-47), ma ormai la ChorusLife Arena è un catino bollente. La rimonta è compiuta: 55-54 al 30′. Nell’ultimo quarto Bergamo controlla, allunga in doppia cifra e chiude 77-69 tra il delirio del pubblico.
Le parole di coach Zanchi
«Siamo entrati molli e deconcentrati, abbiamo rischiato di tutto – ammette con sincerità coach Andrea Zanchi -. Non abbiamo giocato una buona partita, assolutamente no. Ma questa squadra ha un’anima. Anche giocando male, senza un americano (che in questo campionato vuol dire tantissimo) siamo riusciti a chiudere in difesa e a portare a casa una partita difficilissima».
Il tecnico bergamasco non nasconde la soddisfazione per la reazione dei suoi: «Dobbiamo imparare la lezione e non ripetere un approccio del genere. Ma abbiamo la consapevolezza di avere ragazzi che ci tengono e sanno tirare fuori anche dall’immondizia pallacanestro, perché obiettivamente abbiamo fatto errori madornali. Ci ha aiutato tanto l’ambiente, il pubblico. Non ce l’aspettavamo così ed è stato veramente molto bello».
L’orgoglio del presidente Mascio
Visibilmente emozionato, il patron Stefano Mascio non nasconde la soddisfazione: «Per me stasera inizia il vero percorso. Le nostre ambizioni le sapete, abbiamo intenzione di portare Bergamo in alto. Il basket è tornato in città e ha intenzione di raggiungere obiettivi importanti. Ringrazio tutti quelli che sono venuti, che ci hanno supportato e aiutato».
Sul futuro, il presidente preferisce non sbilanciarsi troppo: «Non voglio dire le aspettative, potrei portarmi male. Ma potete immaginarlo. Questo è un progetto che vuole andare il più in alto possibile, lotto da cinque anni per la promozione. Spero che tutta la città ci possa aiutare a riportare Bergamo dove merita».
I prossimi impegni
Terza vittoria consecutiva per la Gruppo Mascio Bergamo, che sale a 6 punti in classifica. Ma non c’è tempo per rifiatare: mercoledì 15 ottobre alle 20.30, sempre alla ChorusLife Arena, arriva la Carpegna Prosciutto Pesaro nel recupero della prima giornata. Poi domenica altra sfida casalinga, in un tour de force che metterà alla prova il roster corto di coach Zanchi.
«Mercoledì arriva Pesaro, una squadra con una tradizione incredibile – avverte Zanchi -. Noi giocheremo contro tante grandi piazze. Pensiamo a una partita alla volta. Spero ci sia tanta gente come contro Milano, perché se l’abbiamo portata a casa è anche grazie a loro».