Giulia Previtali ai Mondiali di Seoul: la grande scalata della nembrese in azzurro
Ha partecipato alla Coppa iridata giovanile di arrampicata sportiva. «Ho cominciato ad arrampicare all'oratorio del mio paese»
di Elena Conti
Scarpette ai piedi, mani imbiancate dalla magnesite e sguardo incollato alla parete e ai blocchi del percorso da affrontare. Giulia Previtali, nembrese classe 2004, ha cominciato ad arrampicare quando aveva 9 anni e da allora non si è più fermata.
Negli anni ha perfezionato sempre di più la sua tecnica e migliorato le capacità grazie al duro allenamento, finché quest’anno è stata convocata dalla Nazionale. Ha partecipato alle coppe e ai campionati europei giovanili, per poi imbarcarsi sul suo primo volo intercontinentale alla volta della Coppa del Mondo Giovanile di arrampicata sportiva, che si è tenuta a Seoul dal 18 al 27 agosto.
«La squadra italiana per la specialità Boulder di arrampicata sportiva - racconta - era composta da un ragazzo e una ragazza della categoria under 16, due ragazze e un ragazzo under 18 e due ragazzi e io, Federica e Irina under 20. Ero l’unica bergamasca della mia specialità, Federica è bresciana e Irina piemontese. Abbiamo gareggiato il 24 agosto, cominciando con le qualifiche: ci hanno mostrato dei video con i blocchi del percorso, per capire come era stato pensato il tracciato, e potevamo osservare le altre ragazze che scalavano».
«La competizione - continua - consisteva nel salire tre blocchi in quattro minuti ciascuno, con altri quattro minuti di riposo tra un blocco e l’altro. Dopo un’ora di pausa, dovevamo affrontare altri tre blocchi con le stesse modalità. Mi sono piazzata 23ª e purtroppo alle semifinali passavano solo le prime venti. Federica e Irina sono riuscite ad andare avanti, raggiungendo l’ottavo e il quinto posto. Sono comunque soddisfatta della mia prestazione; era la mia prima esperienza ai Mondiali (...)