Il 22 e 23 aprile ritorna in pista il Rally Prealpi Orobiche
La manifestazione sportiva organizzata dall’Automobile Club Bergamo è alla sua 37esima edizione
Arriva marzo e ritorna il Rally Prealpi Orobiche, organizzato dall’Automobile Club Bergamo. Quest’anno si raggiunge la 37esima edizione, che si correrà il 22 e 23 aprile prossimi. Saranno cinquanta giorni intensi di avvicinamento alla manifestazione, che – novità del 2023 – sarà valida per la Coppa Aci sport di zona (Liguria-Lombardia). Si tratta di un riconoscimento che premia la qualità dell’impegno organizzativo, tanto da parte dei concorrenti quanto degli addetti ai lavori.
«Puntiamo sempre al massimo – ha detto il direttore dell’Ac Bergamo, Giuseppe Pianura – per consolidare il miglioramento di quella che è una classica storica, con risonanze sempre più ampie. E gli apprezzamenti che otteniamo sono merito di uno staff collaudato che riesce di anno in anno a superarsi, inserendo anche novità». Sabato 22 aprile ci sarà l’inedita di “Altino”, fin qui utilizzata solo per lo shakedown, poi si passerà alla classicissima “Selvino” in versione lunga. Teatro delle gare di domenica 23 saranno due passaggi sulla Valserina – prima in versione corta quindi lunga – per poi spostarsi sulla “Valtaleggio”, che viene accreditata di far la differenza in termini di classifica, sul percorso dei suoi 15 chilometri, con continui cambi di ritmo.
Si gareggerà su quasi 70 chilometri di tratti cronometrati, che i concorrenti dovranno affrontare su una lunghezza complessiva di 320 chilometri. Le verifiche e il parco assistenza saranno ancora alla Fiera di Bergamo. Il quartier generale del rally rimane ad Albino per partenza e arrivo, con la direzione di gara collocata negli accoglienti spazi della Acerbis Italia Spa.
«Il Rally Prealpi Orobiche è uno di quei momenti di alto prestigio che proiettano e qualificano la multiforme immagine dell’Automobile Club accanto al piatto forte dei servizi offerti negli uffici per i nostri 26 mila soci – ha dichiarato il presidente dell’Ac Bergamo, Valerio Bettoni -. L’Aci vuole porsi come presenza di studio, stimolo e promozione in molti ambiti del vivere d’oggi, dalla mobilità al turismo, alla cultura per l’immagine di tutta la provincia bergamasca. E questo vale a maggior ragione quest’anno in cui siamo insieme a Brescia Capitale della Cultura in Italia».