Eroico

Il bergamasco Bonzi ha vinto la maratona di Reggio Emilia, tra centinaia di ritiri e casi di ipotermia

Il corridore dell'Atletica Val Brembana ha chiuso in 2 ore 21’11”. «Una delle gare più difficili della mia carriera», ha detto. Dei 1.510 iscritti, solo 646 hanno tagliato il traguardo

Il bergamasco Bonzi ha vinto la maratona di Reggio Emilia, tra centinaia di ritiri e casi di ipotermia
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Nicola Bonzi, corridore dell'Atletica Val Brembana, il giorno dell’Immacolata (domenica 8 dicembre) ha vinto la maratona “impossibile” di Reggio Emilia. “Impossibile” perché la 28ª edizione della Maratona del Tricolore si è corsa in condizioni ambientali proibitive, con pioggia sferzante fin dalla partenza e poi neve e vento gelido.

Centinaia di ritiri e casi di ipotermia

Oltre la metà dei partecipanti si è ritirata e in molti hanno rischiato l’ipotermia: dei 1.510 iscritti (e quasi 1.200 partenti), ben 840 hanno rinunciato e lungo il percorso alcuni concorrenti hanno suonato i campanelli delle case per farsi aprire e ripararsi negli androni dei palazzi. Alla fine a raggiungere il traguardo sono stati soltanto in 646.

I soccorsi ad alcuni dei corridori

Non a caso, sul gradino più alto del podio è salito Nicola Bonzi, bergamasco specialista della corsa in montagna, che ha concluso l’impresa in solitaria con il tempo di 2 ore 21’11”, in netto vantaggio su tutti gli altri. Anche per lui però è stata una prova durissima: «Una delle gare più difficili della mia carriera - ha commentato a Il Resto del Carlino all’arrivo, dopo aver chiesto qualche minuto per riprendersi dalla fatica -, ho capito che non si poteva fare il tempo, ma volevo vincere. Sono rimasto sempre davanti e ho attaccato al ventiduesimo chilometro all’uscita da Montecavolo».

La vincitrice... in pantaloncini corti

Proprio a Montecavolo, mentre Bonzi sferrava l’attacco decisivo, si è scatenata una tempesta di neve e circa trecento runner hanno gettato la spugna: non pochi sono stati soccorsi dalla Croce Rossa e alcuni sono anche finiti in ospedale. Il presidente dell'organizzazione, Paolo Manelli, ha infatti spiegato: «Abbiamo avuto una serie di concomitanze pesanti: a Reggio, in partenza, pioveva normalmente ,così come a Montecavolo e la temperatura era sopra lo zero. Ma poi a Montecavolo la pioggia è diventata mista a neve e molti atleti hanno deciso di fermarsi lì. Forse qualcuno aveva sottovalutato le condizioni meteo...».

Insomma, per Bonzi una domenica da leoni con un tempo da lupi, ha commentato qualcuno. Ma in quelle condizioni, oltre al corridore della Val Brembana, ha fatto impressione la prima classificata fra le donne, la ruandese Clementine Mukandanga (del team Orecchiella Garfagnana), che ha coperto la distanza in 2 ore 44’18’’ correndo per tutto il tragitto in calzoncini corti.

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