Il nuovo presidente del Calcio Mozzo, Andrea Rota: «Reclutiamo i ragazzi da altri paesi»
Classe 1970, ha un’azienda a Brembate. Guiderà la società ed è già alla ricerca di sponsor, abolirà il biglietto d’ingresso alle partite
di Dino Ubiali
Importante novità per l’Asd Calcio Mozzo: è arrivato un nuovo presidente, che nei progetti della compagine societaria potrà portare un nuovo impulso allo sviluppo del calcio mozzese.
Andrea Rota, classe 1970, abita nel centro di Mozzo con la moglie e i tre figli. Figlio di imprenditori della Val Brembana, trapiantati a Bergamo, ora gestisce una sua azienda a Brembate Sopra che si occupa di lavorazione di particolari a disegno in materie plastiche con clientela in diversi settori.
Quando lo abbiamo incontrato nella sede dell’Asd Calcio nel centro sportivo comunale della Colombera, attorniato da decine di trofei che dagli anni ’50 hanno dato lustro al calcio mozzese, era reduce della disavventura che ha colpito la casa dei genitori, che in questi giorni è stata invasa da acqua e fango in via Baioni (a Bergamo), sulle sponde del torrente Morla.
Uomo di poche parole, molto concreto, ha sgombrato subito il campo dalle ultime vicende familiari per concentrarsi sul racconto delle strategie per far crescere il calcio mozzese in questo delicato momento per tutto il calcio, complice ovviamente soprattutto il calo demografico.
«La passione per il calcio l’ho coltivata sin dalla tenera età - ci racconta Rota - e non manco alle partite della nostra Atalanta. Ho deciso, su invito dei dirigenti locali del calcio, di mettere a disposizione la mia persona per dare una mano. In queste settimane ho fatto una ricognizione delle forze in campo sia dal punto di vista dei dirigenti, i preparatori sportivi e tutti i volontari che ogni giorno spendono parte del loro tempo qui alla Colombera. Il primo giudizio è positivo, sia nell’approccio che nello spirito di collaborazione tra i vari attori, grazie soprattutto alla passione sportiva di queste persone, senza “prime donne” ma tutti con la voglia di fare. Un bel gruppo di amici».
Centoventi ragazzi tra scuola calcio, pulcini, esordienti, juniores e la prima squadra in prima categoria, con oltre il 70 per cento di mozzesi. «Il primo obiettivo è tentare di coinvolgere nuovi volontari soprattutto a partire dai giovani che ci possono aiutare a far crescere la società (...)