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Il riscatto di Zenoni, la conferma di Valensin: l'atletica bergamasca è... da record

Nell’ultima settimana, la 25enne bergamasca e la 18enne milanese di casa a Bergamo hanno centrato due importanti primati nelle rispettive specialità

Il riscatto di Zenoni, la conferma di Valensin: l'atletica bergamasca è... da record
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Dalla delusione per la mancata convocazione per Parigi all’abbattimento del record italiano. Marta Zenoni non si prende solo una Rivincita con la “R” maiuscola, ma anche una gioia immensa per colei che finalmente è riuscita a togliersi l’etichetta dell’eterna promessa.

Al Meeting di Lussemburgo, la 25enne bergamasca ha fatto crollare il primato di Gabriella Dorio sui 1.500 metri indoor. La grande mezzofondista - tempo di 4’04”01 - lo aveva stabilito il 7 marzo 1982 al Palasport di San Siro ed era considerato uno dei record più duraturi della storia dell’atletica azzurra.

I passaggi che hanno portato la Zenoni a centrare il nuovo primato sui 1.500 metri sono stati di 1’05” ai 400, 2’10” agli 800, 2’44” ai 1.000. Il resto è stata pura poesia, con un finale da urlo e gli ultimi 500 metri corsi sotto al minuto e 20 secondi.

Incredula al traguardo, ma raggiante, Zenoni ha confessato: «Sono felicissima, davvero non pensavo di poter fare ciò che ho fatto. Lo pensava però il mio allenatore, Viorel Lache, e questo mi rende ancor più felice».

Proprio il tecnico rumeno ha rappresentato molto più di una svolta per il talento orobico, che, a un certo punto, aveva addirittura pensato di fare un passo indietro rispetto all’alto livello. Invece il suo nuovo allenatore (36 anni) le ha ridato linfa e voglia di credere ancora nei suoi innegabili mezzi. La scintilla e quel fuoco che adesso pare aver raggiunto il suo punto più alto dopo che sembrava essersi sopito, si temeva definitivamente, dopo il boccone amaro a cinque cerchi.

Elisa Valensin

Marta vive a Roma, è iscritta alla Luiss e ha una grande passione per (...)

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