Il Tor des Geants parla bergamasco: Bosatelli in top ten, sugli scudi Paganelli e Picinali
Nella classicissima, il detentore di Gandino, infortunato, è comunque in alto. Al suo fianco l'altro gandinese, esordiente, e fra le donne seconda un'altra bergamasca
di Giambattista Gherardi (foto di Pamela Carrara)
È in pieno svolgimento da domenica 12 settembre sui “Giganti” delle Alpi la classicissima dell’endurance trail, il Tor des Geants, che ha visto alla partenza 823 iscritti in rappresentanza di 49 nazioni. Una gara massacrante, nella quale i concorrenti devono percorrere ben 330 chilometri con un dislivello positivo di 24000 metri, in un tempo massimo di 150 ore con partenza e arrivo a Courmayeur.
Il detentore è Oliviero Bosatelli, bergamasco di Gandino, che in meno della metà del tempo massimo ha completato la prova nelle ultime quattro edizioni disputate, ottenendo la vittoria all’esordio nel 2016, il secondo posto nel 2017 (con il personal record di poco più di 69 ore), il quarto nel 2018 e ancora la vittoria nel 2019. Quest’anno è partito “senza ambizioni” a causa di un infortunio patito nelle ultime settimane, ma quando siamo alla vigilia dell’ultima giornata di cammino è stabilmente nella top ten.
All’alba di martedì 14 settembre, il Bosa è al settimo posto, dopo essersi “goduto” con una valanga di video postati sui social l’accoglienza nei vari punti tappa del percorso. La vera sorpresa (ma fino a un certo punto) è che a precederlo c’è un altro gandinese, Luca Picinali, esordiente alla manifestazione e cresciuto nelle mondo delle gran fondo ciclistiche. Un atleta che fa della tenacia e della caparbietà i suoi punti di forza. Entrare nella top ten di una simile competizione sarebbe davvero un risultato incredibile e, soprattutto, meritato.
Al comando della gara ci sono sin dalle prime battute lo svizzero Jonas Russi, in ottima forma, e l’italiano Franco Collè, alle prese con problemi fisici, già vincitore delle edizioni 2014 e 2018. Tra le donne c’è saldamente al comando la fortissima atleta del team Scarpa, la spagnola Silvia Trigueros Garrote, seguita dalla bergamasca Melissa Paganelli, ventottenne di Brembate, che si allena a Valbondione fra Rifugio Coca e Rifugio Curò. Anche questa è una prestazione monstre, che rende onore al movimento bergamasco dell’ultra running, di cui Bosatelli è certamente icona ed esempio trainante.
A ricordarlo ci sono decine di manifestazioni cresciute in questi anni con centinaia di partenti: in Val Gandino, patria di Bosatelli e Picinali, il Trail degli Altipiani porta annualmente circa 600 partecipanti. E scorrendo la classifica merita la citazione anche Martino Cattaneo, icona storica dello Sci Club Val Gandino e portacolori dello Scais 3038. Il casnighese è attualmente al 59° posto, deciso a entrare nella top 50 del Tor. Sarebbe davvero la ciliegina sulla torta. Dalle prime ore del mattino di mercoledì 15 settembre a Courmayeur si susseguiranno gli arrivi: Bergamo è pronta, ancora una volta, a esultare.