Fine di un amore lungo 30 anni: la famiglia Foppapedretti lascia il Volley Bergamo
L'ufficialità con un comunicato a firma del presidente Luciano Bonetti. Una storia sportiva di successo nata nel 1991 e che ha portato ben trenta trofei in Italia e in Europa. Anche lo sponsor Zanetti lascia. E ora che ne sarà della squadra?
Dopo 30 anni di sodalizio, che ha portato Bergamo ai vertici della pallavolo nazionale ed europea, il Volley Bergamo e la famiglia Foppapedretti si separano. A comunicarlo è stato il presidente Luciano Bonetti, che in un comunicato ha sottolineato come «anche le storie più belle ed entusiasmati» arrivino a una fine.
A pesare nella decisione l’emergenza causata dal Covid, che ha comportato non soltanto l’esclusione del pubblico dalle partite, ma innescato anche pesanti ripercussioni sul piano economico per tante imprese e sponsor, rendendo ancora più difficile sostenere una stagione a livello agonistico degna di questo nome. La famiglia Zanetti, che da tre anni è main sponsor, ha infatti annunciato che non rinnoverà l'accordo a fine stagione.
Il sodalizio tra la squadra e la Foppapedretti
Il legame che unisce la famiglia e il club affonda le proprie radici nel 1991. Da allora la squadra di cittadina ha vinto ben 30 trofei in Italia e in Europa, rendendo il nome della squadra e di Bergamo sinonimo di successo sportivo e impegno in tutto il mondo.
«È una scelta difficile per la famiglia Foppapedretti – si legge nel comunicato stampa -, ma lungamente ponderata e ormai inevitabile. Abbiamo vissuto con tutta la città e con i nostri tifosi, che non smetteremo mai di ringraziare per il costante e caloroso sostegno, momenti indimenticabili che ci hanno regalato forti emozioni e rimarranno per sempre nei nostri ricordi più cari. Il nostro obiettivo è stato anche quello di sostenere le passioni sportive tra i giovani di Bergamo e della provincia, portando la cultura dello sport e il mondo della pallavolo nelle scuole, definendo bene questa disciplina sportiva, considerata uno sport puro e spettacolare dove si fa squadra e si compete tra giovani della stessa età in un ambiente sano e costruttivo».
Si chiude un ciclo
La speranza è che adesso uno sponsor possa farsi avanti per raccogliere questa pesante e gloriosa eredità, riportando ai vertici della pallavolo la città di Bergamo.
«D’ora in avanti saremo semplici spettatori e ovviamente tifosi appassionati – si legge nella nota -. Soprattutto confidiamo, se qualcuno si facesse avanti per sostituirci, che il grande e fondamentale lavoro svolto in questi anni sul settore giovanile e nelle scuole possa continuare a dare i suoi frutti e a far appassionare a questo bellissimo sport ancora tante nuove generazioni».
«Sempre e comunque Forza Foppa!»
«Ringraziamo di cuore tutti gli sponsor che, in tutti questi anni, ci hanno accompagnato con il loro fondamentale contributo non solo economico, ma anche morale – prosegue il comunicato -. In particolar modo, siamo riconoscenti alla famiglia Zanetti (da tre anni main sponsor ndr) per l’importante sostegno dimostrato verso il Volley Bergamo in questi anni, gli ultimi non certo facili sia dal punto di vista sportivo, sia per la congiuntura economica e sanitaria che ha cambiato la vita di tutti noi. La nostra riconoscenza va a tutto lo staff tecnico e alle atlete, ma soprattutto ai dipendenti del Volley Bergamo: la nostra speranza è che possano continuare a svolgere il loro lavoro, in modo professionale come hanno sempre dimostrato in tutti questi anni.
Ringraziamo anche il sindaco Gori e l’amministrazione comunale per il sostegno dimostrato.
La nostra riconoscenza più sentita va a Giovanni Panzetti e Andrea Veneziani per il loro supporto tecnico e gestionale della società che in quasi due decenni di affiancamento alla proprietà hanno svolto con tanta passione e dedizione – conclude il presidente Bonetti -. Il ringraziamento più grande va a tutti i tifosi, in particolare alla mitica Nobiltà Rossoblu che ha sempre sostenuto il Volley Bergamo con affetto sincero in ogni situazione, non solo nei grandi successi in giro per i palazzetti di tutta Italia e di mezza Europa, ma anche nei momenti più complicati».