La Zanetti sfiora la grande rimonta Ma a Casalmaggiore perde 3-2
Il bello delle partite di pallavolo è che non sono mai finite finché non cade l’ultimo pallone. E la sfida fra Pomì Casalmaggiore e Zanetti Bergamo non fa eccezione in tutto questo. Sul 2-0 per la squadra di Gaspari, avanti 18-13 prima e 23-21 poi nel terzo, gli spettatori si stavano già preparando a uscire dal PalaRadi, quando accade l’imprevedibile: rimonta delle bergamasche - schierate inizialmente con la diagonale Mirkovic-Smarzek, la coppia Olivotto-Melandri al centro, Mitchem e Samara in posto quattro e Sirressi libero - che riescono a rendere più fluide le proprie manovre, fanno loro il quarto tempo senza particolari intoppi ma si spengono proprio sul più bello in casa di una Pomì - in campo con Antonijevic in cabina di regia, Cuttino opposta, le ex Stufi e Popovic centrali, Caterina Bosetti e Carcaces schiacciatrici-ricettrici e Spirito libero - abile a sfruttare l’avvio sottotono di Bergamo.
In particolar modo, balzano all’occhio i dieci errori (sei dei quali dalla linea dei nove metri e non forzati) commessi dalla Zanetti nella prima frazione di gioco chiusa 25-17 a favore di Bosetti e compagne, che fanno tesoro del mezzo set omaggiato dalle rossoblù. Le cose iniziano ad andare un pelino meglio - ma proprio un pelino - quando Abbondanza opta per Loda al posto di Samara e sceglie di far rifiatare per qualche scambio una poco lucida Mirkovic, gettando nella mischia Prandi nel tentativo di fare un po’ d’ordine. Le rossoblù rimangono in scia (18-17), ma nel momento decisivo mancano ordine e concretezza necessari a ristabilire la parità nella conta dei set. A conferma di ciò arrivano l’ennesimo errore in battuta di una Smarzek al di sotto dei propri standard e la fast di Stufi a sigillare il 2-0 (25-22).
L’avvio scioccante del terzo parziale (5-1), costringe Abbondanza alle carte della disperazione chiamando in causa Van Ryk per una nulla Smarzek e ritentando la sorte con Samara per Loda, ma l’unico appiglio cui aggrapparsi è chiamato Annie Mitchem: la statunitense tiene bene in ricezione, se la cava in difesa e si fa sentire anche in attacco, reparto in cui viene affiancata solo dal terzo set da Samara e dalla rientrante Smarzek dal quarto. Il miglioramento pare tardivo (18-13), ma con un colpo di coda le rossoblù riescono a prolungare il match (24-26), imponendosi anche nel quarto (20-25). Peccato che nel momento decisivo si spenga la luce nel campo di Bergamo: avanti 9-11, la sessione in battuta di Fiesoli fa più danni della grandine e arriva il successo Pomì al fotofinish (15-13).
Epiù Pomì Casalmaggiore-Zanetti Bergamo 3-2
(25-17, 25-22, 24-26, 20-25, 15-13)
Epiù Pomì Casalmaggiore: C. Bosetti 8, Popovic 11, Cuttino 7, Carcaces 23, Stufi 9, Antonijevic 6, Spirito (L), Scuka 9, Camera 1, Maggipinto, Fiesoli, Veglia 2, Vukasovic. Non entrate: Piccinini. Allenatore: Gaspari.
Zanetti Bergamo: Olivotto 7, Smarzek 17, Mitchem 25, Melandri 8, Mirkovic 3, Olivotto 7, Sirressi (L), Van Ryk 2, Prandi, Loda 3, CIvitico. Non entrata: Imperiali. Allenatore: Abbondanza.
Arbitri: Giuseppe Curto e Veronica Mioara Papadopol.
Durata set: 23’, 26’, 37’, 28’, 19’. Totale 133’.
Note: spettatori 1910. Muri 13-13, aces 4-4, errori in battuta 12-15.