Lara Magoni resta delegata Coni, lo sfidante Arlati: «Come troverà tempo per lo sport?»
Il presidente di Arcigay Bergamo Cives, uscito sconfitto nella corsa a due, nel congratularsi con l'assessore, non si esime però dal manifestare i propri dubbi
Nella corsa a due per essere nominato delegato Coni a Bergamo tra Marco Arlati, presidente di Arcigay Bergamo Cives, e Lara Magoni, delegato uscente oltre che assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, a spuntarla è stata quest’ultima.
Ad ufficializzare la notizia è stato lo stesso Arlati, che nella segreteria nazionale Arcigay ha la delega allo sport, con un messaggio pubblicato su Facebook: «comunico che purtroppo non sono stato scelto come delegato Coni».
«La scelta è stata quella, causa pandemia, di riconferma dei delegati uscenti, con una valutazione che sarà anche basata sull’operatività dei prossimi mesi rispetto a delle linee guida che darà il Coni Lombardia e al consenso del territorio provinciale – aggiunge -. Faccio le mie congratulazioni a Lara Magoni e spero, per il bene dello sport bergamasco, che la sua presenza diventi concreta, costante e funzionale».
Marco Arlati non esita a manifestare le proprie perplessità riguardo all’impegno che Lara Magoni potrà garantire, viste le deleghe da lei possedute e le difficoltà in cui versa Regione Lombardia.
«Con la situazione in cui si trova oggi Regione Lombardia, come può un assessore con 3 deleghe trovare il tempo per lo sport bergamasco? E se lo trova, significa che sta sottraendosi tempo al governo e soprattutto alla risoluzione dei gravi problemi di Regione Lombardia. Personalmente ringrazio nuovamente tutte le società sportive e i/le presidenti per l’appoggio e la fiducia, il Panathlon Lombardia, Uisp Bergamo e le tantissime persone che in questi giorni mi hanno espresso il loro appoggio e sostegno per la candidatura».
«Continuerò a proporre e sviluppare progetti nel mondo dello sport, lavorando per far crescere lo sport e supportare le società sportive – conclude Marco Arlati -. Spero anche, visto l’attestato di stima e fiducia, di poter lavorare con Coni Lombardia su progetti di più ampio respiro».