Insuperabile

Luca Abbiati, portiere del Boltiere, meglio di Buffon: imbattuto in campo da 1.037' minuti

Proprio l'ex numero 1 di Juve e Nazionali, oggi al Parma, si è complimentato con il bergamasco per il traguardo raggiunto

Luca Abbiati, portiere del Boltiere, meglio di Buffon: imbattuto in campo da 1.037' minuti
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Se dici Abbiati, agli amanti del pallone la mente va subito al portiere del Milan, che nel 1999 scalzò Sebastiano Rossi dal ruolo di titolare e contribuì allo scudetto rossonero. Se dici "classe 1982", il ricordo va al Mondiale vinto in Spagna dagli azzurri, dove Zoff si ritagliò uno spazio da protagonista. E se due indizi fanno una prova, la favola di Luca Abbiati, 39 anni, portiere del Boltiere in Seconda categoria, sembrava già scritta.

Come raccontano i colleghi di PrimaTreviglio, la scorsa domenica, 27 marzo, l’estremo difensore di Arcene ha raggiunto quota 1.037' minuti di imbattibilità in campionato, polverizzando gli ultimi due primati dilettantistici italiani che appartenevano a Giacomo Rossi, portiere della Geotermica (Prima Categoria pisana, 990' minuti senza incassare reti) e Jacopo Catanese della Solbiatese (Promozione varesina, 1.024' minuti).

In Serie A resiste, invece, il record di Gianluigi Buffon con 973' minuti, e sempre a proposito di favole è stato proprio il numero uno del Parma a complimentarsi con Abbiati per il traguardo raggiunto con un messaggio vocale, con lo zampino del bergamasco Simone Colombi, dodicesimo della formazione gialloblu.

«Una sorpresa difficile da scordare - ha raccontato Abbiati a PrimaTreviglio -, Gigi è stato simpaticissimo e la notizia è diventata virale, in tanti mi hanno contattato negli ultimi giorni. Mi sento onorato di questo traguardo, ma senza i miei compagni di squadra non sarebbe stato possibile: ecco perché ci tengo a ringraziarli tutti, con una menzione speciale per Dorini e Biava. La dedica va alla mia famiglia che mi sopporta, a mia moglie, psicologa ad Arcene, che mi ha sempre aiutato. Il mio viaggio nel calcio è partito dalle giovanili dell’Alzano Virescit ed è arrivato fino all’Eccellenza, mi sento fortunato. Tra i dilettanti ho avuto l’onore di incontrare tantissimi grandi giocatori, faccio i nomi di Andrea Locatelli e Giovanni Giovanditti su tutti. Quando mi ritirerò? Non ci penso adesso, sto bene fisicamente e sono concentrato per vincere questo campionato con il Boltiere: siamo in vetta, nell’ultima giornata abbiamo vinto lo scontro diretto con il Calusco, ma guai a mollare la presa».

Quando appenderà i guantoni al chiodo, le idee sono già piuttosto chiare: «Mi vedo come allenatore dei portieri e non in panchina - ha proseguito Abbiati, impiegato progettista nella vita -, ma anche il ruolo di direttore sportivo potrebbe affascinarmi. Ora penso al presente. Mi piace Alisson del Liverpool, ma l’idolo resta Buffon».

Tutto torna quindi, ed è una favola bellissima.

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