Bergamo ha vissuto un altro pomeriggio di grande tennis alla ChorusLife Arena, dove domenica 23 novembre Francesco Maestrelli ha conquistato gli Internazionali di Tennis di Bergamo – Trofeo Faip-Perrel. Il giovane pisano classe 2002 ha battuto il tedesco Marko Topo in tre set (6-3, 3-6, 6-1) in un’ora e 46 minuti di gioco, davanti a quasi 3 mila spettatori che hanno creato un’atmosfera da brividi.
Un successo importante
Per Maestrelli si tratta del quarto titolo Challenger in carriera e del terzo nel 2025, dopo i successi di Francavilla al Mare e Brasov. Ma questa vittoria ha un sapore speciale: è il primo trionfo sul cemento indoor e vale il best ranking alla posizione numero 138 Atp.

Il torneo ha celebrato la sua ventesima edizione con il ritorno a Bergamo dopo la trasferta forzata dello scorso anno a Rovereto, dove Maestrelli aveva perso in finale contro Luca Nardi. «La sognavo una vittoria del genere, in casa e con tante persone ad assistere alla partita», ha dichiarato il campione visibilmente emozionato.
Un’atmosfera speciale
Prima della finale, l’Atp ha premiato il torneo con il riconoscimento “Atp Challenge Award”, che certifica l’eccellenza organizzativa degli Internazionali di Bergamo. Il pubblico ha risposto con entusiasmo: durante l’inno italiano, dopo quello tedesco suonato per rispetto verso Topo, l’intera Arena si è alzata in piedi creando un’atmosfera carica di emozione.
I continui incitamenti non sono stati riservati solo a Maestrelli ma anche al suo avversario, dimostrando la sportività e il calore di un pubblico che si è confermato tra i migliori del circuito Challenger.
Break e contro-break fino al trionfo
Maestrelli è partito forte, strappando il servizio a Topo nel quarto game del primo set grazie a una super risposta di rovescio. «Ero molto agitato all’inizio – ha ammesso il pisano – sono stato bravo a gestire l’emozione servendo molto bene».

Il primo set è scivolato via sul 6-3, ma Topo – giovane talento tedesco classe 2003 alla sua prima finale Challenger – non si è arreso. Nel secondo set, il break decisivo è arrivato nel sesto game a favore del tedesco, che ha approfittato di un doppio fallo di Maestrelli per pareggiare i conti: 1-1.
«È un giocatore devastante – ha commentato Maestrelli parlando di Topo -. È un giocatore incredibile, soprattutto sul cemento. Quando ha il gioco in mano è devastante. La chiave della partita per me è stata l’aggressività, per provare a non lasciargli il pallino del gioco in mano».
Il monologo di Maestrelli
Nel set decisivo, il pisano ha alzato i giri. Break immediato nel secondo game, poi un altro strappo per il 5-1. La ChorusLife Arena è diventata una bolgia quando Maestrelli è andato a servire per il match: nonostante l’orgoglio e la classe di Topo abbiano regalato scambi appassionanti, l’italiano ha chiuso i conti sul 6-1.

Incontenibile la gioia del toscano, che è corso subito ad abbracciare i familiari prima del tradizionale giro di campo con il biciclo elettrico guidato dallo speaker Pako Carlucci.
«Sono ancora un cantiere aperto»
È il miglior Maestrelli di sempre? «Sì, mi sento molto più completo rispetto a due anni fa, ma sono ancora un cantiere aperto: ci sono tanti margini di miglioramento, un po’ dappertutto», ha risposto il nuovo numero 138 del ranking Atp.
Il pisano ha riservato una menzione speciale anche per il pubblico bergamasco: «Emozione gigante. La sognavo una vittoria del genere, in casa e con tante persone ad assistere alla partita: non mi sono guardato troppo intorno perché se l’avessi fatto sarei stato travolto dall’emozione».

Parlando del valore di questa vittoria, Maestrelli ha aggiunto: «Questo successo mi dà grande fiducia perché, nonostante l’altezza, mi sono sempre considerato un giocatore da terra battuta. Per questo, vincere in condizioni sulla carta ostiche vale tantissimo».
Bergamo guarda al futuro: Next Gen Finals 2026?
Con questa vittoria gode anche la Bergamo sportiva. Il torneo si è svolto in un impianto che ha ammaliato tutti gli addetti ai lavori e si conferma tra gli eventi di riferimento del circuito Challenger.

Come affermato dal direttore del torneo Marco Fermi, gli Internazionali di Bergamo puntano a salire di categoria, con l’ambizione di ospitare un giorno un ATP 250. Nel frattempo, Bergamo è candidata ad ospitare le Next Gen AtpFinals 2026, il torneo che riunisce i migliori otto Under 20 del circuito mondiale.
L’albo d’oro degli Internazionali di Bergamo parla da solo: tra i vincitori italiani figurano Andreas Seppi (due volte), Simone Bolelli, Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Tra gli stranieri, nomi come Holger Rune e Jack Draper. Francesco Maestrelli si è aggiunto a questa lista di campioni, confermando che Bergamo è una tappa fondamentale per chi vuole crescere nel tennis professionistico.