Magut Race, le foto e i video di un’edizione da record
Battute il primato di presenze con oltre duecento concorrenti
Magut Race, cronaca di un successo annunciato. Battuto in partenza il primato presenze con oltre 200 concorrenti, la 6ª edizione della corsa più pazza dell’estate ha fatto registrare il nuovo primato cronometrico maschile. Il nuovo “re dei magut” è sempre bresciano di Angolo Terme, ma si chiama Simone Bertocchi. Con una progressione impressionante ha stampato uno stratosferico 1’46” succedendo nell’albo d’oro all’amico avversario Giacomo Laini. Al femminile il tempo da battere resta il 3’13” di Elisa Capponi. La vincitrice 2021, Silvia Boroni, ha infatti stoppato il cronometro sul tempo di 3’27”.
Nonostante un meteo incerto, sabato 31, che ha costretto Mario Poletti e lo staff di Fly-Up sport ad anticipare lo start di due ore rispetto al programma originale, un nutrito pubblico si è assiepato sulla ripida erta dell’Alta Val Seriana, a Songavazzo, per quella che di fatto è diventata una vera e propria festa di metà estate.
Classifiche alla mano, sul podio assoluto con Simone Bertocchi sono saliti Daniel Guerini (1’47”) ed Eugenio Bianchi (1’49”). Sopra il precedente record, ma nei migliori 5 si sono piazzati anche Nicholas Belingheri e Mattia Tiraboschi. Al femminile best time e successo di giornata per Silvia Boroni. Seconda piazza per Susanna Belli (3’35”), mentre 3ª si è piazzata Ivana Benzoni (3’47”).
Format vincente non si cambia. Nei boschi alle spalle della Baitella di Songavazzo veri magut bergamaschi, semplici sportivi e oltre 20 donne si sono sfidati su quegli interminabili 170 m dalle pendenze proibitive. A sostenerli in questa immane fatica, il calore del pubblico e la musica dei dj Red Bull. Una cornice quasi surreale, una bolgia infernale nella quale sbagliare un passo significa perdere secondi preziosi e quindi anche la gara. Difficile anche impostare una vera e propria tecnica di ascesa. Forse il segreto è non partire forte per avere un minimo di lucidità sul rush finale, quello più duro.