La decisione degli organizzatori

Modificata la tappa bergamasca del Giro d’Italia 2023: dopo Selvino, l'attacco a Miragolo

Dopo aver scollinato a Selvino e transitato per Rigosa, i concorrenti saliranno a Miragolo San Salvatore, per poi gettarsi in Val Brembana

Modificata la tappa bergamasca del Giro d’Italia 2023: dopo Selvino, l'attacco a Miragolo
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Piccoli ritocchi alla quindicesima tappa del prossimo Giro d’Italia, che domenica 21 maggio 2023 partirà da Seregno e arriverà in centro a Bergamo, ma solo dopo due passaggi in Città Alta e alcune simboliche scalate della provincia come Valcava, Roncola e Selvino, ascese che faranno la differenza e che ogni amatore della bergamasca ha nel proprio curriculum.

Proprio dopo quest’ultima salita di quasi 11 chilometri, che partirà dal paese di Nembro per arrivare, con 605 metri di dislivello (pendenza media del 5,5 per cento), a Selvino, è stata effettuata la variazione di percorso. Dall’altipiano di Selvino che sovrasta la Val Seriana, invece di pedalare in direzione Zogno in Valle Brembana come da programma iniziale, si scenderà a Rigosa (a 583 metri di quota) per poi risalire a Miragolo San Salvatore (quasi 400 metri di dislivello in 5 chilometri) e da lì, finalmente, scendere a Zogno.

«In accordo con gli organizzatori abbiamo proposto questa variante per rendere più animata la seconda parte della tappa, ma anche per dare visibilità a un tratto delle nostre montagne che desideriamo valorizzare - ha commentato Giovanni Bettineschi di Promoeventi Sport, referente bergamasco per le manifestazioni sportive di Rcs Sport - e siamo certi che, come in passato, dopo il Giro d’Italia quel tratto di salita diventerà un “segmento” dove gli amatori lombardi, e non solo, potranno misurarsi e depositare le proprie prestazioni paragonate a quelle dei professionisti».

Possiamo stare tranquilli sul fatto che la tappa “di montagna in città”, la Seregno-Bergamo del 21 maggio di 195 chilometri con un totale di 3.600 metri di dislivello, ci regalerà grandi emozioni grazie alle salite orobiche, che non lasceranno tregua ai girini.

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