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Non solo curling: Enrico Zenoni di Leffe è argento nel crossfit mondiale di Miami

Incredibile secondo posto in Florida per il 23enne di Leffe. La corsa al primo posto interrotta da un allarme tornado

Non solo curling: Enrico Zenoni di Leffe è argento nel crossfit mondiale di Miami
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di Giambattista Gherardi

Grazie alla medaglia d'oro conquistata nel curling dalla coppia italiana formata da Amos Mosaner e Stefania Costantini, gli italiani hanno scoperto una disciplina a oggi di fatto sconosciuta. Potrebbe essere il caso, con le dovute proporzioni, anche per il crossfit, che ha visto il giovane bergamasco Enrico Zenoni, 23 anni di Leffe, ottenere un incredibile piazza d'onore in una gara di livello mondiale in Florida. Si è trattato, dal 13 al 16 gennaio, dell’edizione del decennale di WZA Wodapalooza, un festival annuale di quattro giorni che si svolge dal 2012. Enrico Zenoni ha ottenuto il secondo posto assoluto nella classifica della categoria RX Men.

Enrico Zenoni

Per definire i contorni di una prestazione che ha del sensazionale è importante andare per ordine, spiegando innanzitutto che cos’è il crossfit. Si tratta di un metodo di allenamento creato mezzo secolo fa negli Stati Uniti dal coach Greg Glassmann e che ha avuto la sua definitiva esplosione quando questi fondò, nel ’95, una palestra a Santa Cruz, in California. Inizialmente era utilizzato da accademie di polizia e forze militari per la preparazione delle unità d’élite, ma successivamente si è diffuso tra gli sportivi professionisti al top di svariate discipline. Il crossfit è di fatto un regime di allenamento basato su movimenti funzionali, ad alta intensità, costantemente variati. Obiettivo è un livello elevato di preparazione fisica che non derivi dalla specializzazione in un unico gesto atletico. Ecco allora fiorire negli ultimi anni palestre dedicate a questa attività.

Enrico, incuriosito da un video su YouTube, si è avvicinato al crossfit grazie alla palestra specializzata presente a Cene (primo coach Matteo Morosini) e attualmente si allena presso la CFA Crossfit Adamantio di Pozzo d’Adda (Milano). A comporre l’attrezzatura di una palestra di questo tipo ci sono sbarre, pesi, corde, sfere e anelli sospesi, utili a un programma quotidianamente variabile. Enrico nella palestra milanese è anche diventato istruttore.

«Componente importante - spiega Zenoni al rientro dagli States - è la mutua motivazione a livello di gruppo e la presenza di un trainer che segua singolarmente gli iscritti. C’è ogni giorno e in ogni prova la voglia di migliorarsi e un senso di sfida che mi ha portato negli anni a cimentarmi anche nell’attività agonistica». Dopo le semplici sfide all’interno della propria “classe” in palestra, Enrico ha affrontato gare locali e si è via via cimentato in prove nazionali e internazionali, gareggiando per esempio in Repubblica Ceca, dove ha ottenuto un’importante vittoria nella prova team in coppia con Emanuele Biviano di Trieste.

Enrico Zenoni in gara a Miami

Il salto verso gli States è stato da un lato una naturale evoluzione, ma anche una sfida non certo banale. «Le adesioni da ogni parte del mondo - spiega Enrico - sono cresciute in maniera esponenziale, al punto che è stata introdotta una fase di qualificazione online. Attraverso alcuni video gli aspiranti concorrenti devono dimostrare le proprie abilità rispetto a workout predeterminati».

Zenoni ha ottenuto il lasciapassare per la categoria RX e ha raggiunto la Florida insieme al coach Benedetto Salvo, attivo presso il Crossfit Adamantio, e a Marianna Caspiati, che della struttura di Pozzo d’Adda è co-proprietaria. «Il livello di competizione era davvero altissimo - aggiunge Zanoni -, ma ho avuto la soddisfazione di risultare primo in due prove. La prima prevedeva piegamenti verticali, anelli e squat con il bilanciere, l’altra una camminata verticale seguita dal sollevamento di un sacco da 90 chili, correndo infine per portarlo oltre la linea».

Enrico con queste vittorie e con altri ottimi piazzamenti nelle altre prove è giunto alla giornata finale con non poche chance di vittoria, ma a mettersi di traverso più che gli avversari è stata una “allerta tornado” scattata lungo le coste di Miami proprio nel primo pomeriggio di domenica 16 gennaio. Un allarme che ha riguardato da vicino il Bayfront Park, teatro della manifestazione di fronte a Biscayne Bay e che ha cristallizzato la classifica. Al primo posto è così rimasto il canadese Samuel Paquin ed Enrico Zenoni ha ottenuto il suo incredibile secondo posto, precedendo il colombiano Esteban Ospina, giunto terzo. Una prestazione di assoluta eccellenza, che ripaga di tanti sacrifici.

«Il Crossfit - conclude Enrico - è tuttora uno sport poco noto, che pur promuovendo un’attività fisica completa, fatica a meritare l’attenzione dei media. Per questo devo un grazie enorme a chi mi sostiene, in primis alla mia famiglia, alla palestra e agli sponsor Logicat, Foodspring integratori, LM Coperture, Studio Riva Alessandro e FisioMove. Spero davvero che tutto questo sia solo l’inizio». Allerta tifone permettendo.

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