Calendario 2023

Sport, solidarietà e cultura nella "Christmas Night" del Volley Bergamo: ecco le foto

I 13 scatti delle ragazze sono stati battuti nella serata di ieri, 12 dicembre, per un totale di 17 mila euro che andranno a "La casa di Leo"

Sport, solidarietà e cultura nella "Christmas Night" del Volley Bergamo: ecco le foto
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di Marta Belotti

L’atmosfera si è accesa subito di passione alla tenuta Piajo di Nembro e, tra un piatto e l’altro, alla Christmas Night del Volley Bergamo di ieri sera, lunedì 12 dicembre, l’asta di beneficienza destinata quest'anno all’Associazione Eos Aps ha saputo coniugare a meglio sport e solidarietà.

Scatti di solidarietà e cultura

A essere contese, le 13 foto che compongono il nuovo calendario solidale del 2023, ciascuna rappresentante un’atleta (solo i liberi sono stati ritratti in doppia), cui si è aggiunta per tredicesima quella del gruppo di staff. Gli scatti in bianco e nero hanno dato un senso di magia ai volti rapiti delle pallavoliste, immerse nei luoghi di cultura simbolo di Bergamo. Le cornici in cui sono state scattate le foto sono la Gamec, Galleria di Arte contemporanea; l’Accademia Carrara, con le sue sale pullulanti di dipinti, e i due teatri, il Donizetti, in tutta la sua bellezza post restauro, e il Sociale, la perla di Città Alta. Come dall’assessore allo Sport Loredana Poli: «È bello vedere i valori dello sport unirsi alla solidarietà e alla Cultura. Questo calendario 2023 rappresenta un momento per avvicinarci a Bergamo Brescia Capitali della cultura».

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Foto 1 di 14

Laura Partenio

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Foto 2 di 14

Laura Bovo

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Laura Bovo

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Foto 4 di 14

May MacKenzie

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Foto 5 di 14

May MacKenzie

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Foto 6 di 14

Emma Cagnin

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Foto 7 di 14

Khalia Lanier

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Sofia Turlà

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Bozana Butigan

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Lorrayna Marys Da Silva

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Lo staff

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Giorgia Frosini

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Giada Cecchetto e Luna Cicola

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Federica Stufi

17 mila euro a La casa di Leo 

Che siano state le ragazze del Volley Bergamo, i luoghi suggestivi in cui sono state ambientate le foto o la consapevolezza di fare beneficienza, l’asta, dalla base di 100 euro, ha toccato i 2.600 con la foto della capitana Federica Stufi e non è mai scesa sotto i 500, per un totale che ha superato i 17 mila euro totali. La somma andrà a sostenere il progetto de La casa di Leo di Treviolo, residenza pensata per chi ha bisogno di trovare un punto fermo e attimi di tranquillità nel momento del ricovero del proprio figlio all’Ospedale Papa Giovanni XXIII. In sala era presente Michele Morghen, papà di Leonardo, bambino scomparso nel 2015 all'età di dieci anni per una grave malattia e al quale è stata intitolata la casa e il progetto. Le sue parole: «Da quando abbiamo inaugurato siamo riusciti a fare tanto per le famiglie che hanno cercato da noi il sostegno e le energie giuste per stare accanto ai propri figli. I volontari sono 140 e questo fa capire il grande lavoro. Li voglio ringraziare tutti, così come voglio ringraziare Volley Bergamo e tutti gli sponsor di aver pensato a noi». Morghen ha aggiunto anche una buona notizia: «A Novembre, abbiamo avuto l’ok e la casa di Leo potrà espandersi con altre 13 stanze».

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Michele Morghen

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Il mister Stefano Micoli

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La squadra

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La foto dello staff

L’unica foto fuori dal coro, quella dello staff, capace di strappare un sorriso di fronte al mister Stefano Micoli e agli altri membri dello staff, dal fisioterapista, alla'osteopata, tutti insieme scagliati contro il grande mammut del Caffi, il Museo delle Scienze naturali di Città Alta, proprio come negli immancabili scatti che ogni bambino o bambina bergamasca ha fatto almeno una volta nella propria infanzia. Il mister ha commentato la stagione, premettendo: «Sono scaramantico, però me la sento comunque di dire che quest’anno sta andando bene e che l’obiettivo è continuare a crescere e migliorare lungo questa strada, che è quella giusta. Uno degli aspetti più importanti quando si lavora in squadra è che se c’è un problema, bisogna affrontarlo fin dall’inizio, parlarne e farlo subito. È anche vero che, se manca qualcosa, basta poco per far capire alle ragazze di cambiare e di impegnarsi. Poi loro lo fanno».

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