Il pilota treviolese Max Locatelli riparte da Montecarlo (con due imprevisti)
Dopo un lungo periodo di stop, il treviolese si è cimentato in una delle gare più impegnative, difficili e competitive al mondo: che adrenalina!
di Monica Sorti
L’avevamo lasciato al rally delle Prealpi Orobiche e lo ritroviamo a quello di Montecarlo. Stiamo parlando del pilota treviolese Max Locatelli, che ha concluso la scorsa domenica la sua avventura in terra monegasca.
«Sono stati giorni ricchi di adrenalina, di entusiasmo e di tante soddisfazioni» racconta. Il tutto amplificato dal fatto che questa competizione arriva dopo un lungo periodo di stop per il pilota, che ha dovuto fare i conti con problemi fisici causati da un’ernia alla schiena, che l’hanno costretto ad interrompere la passata stagione agonistica.
«Da agosto non ho più corso, ho dovuto curarmi e sono risalito in macchina per questa gara. Ho avuto prima l’ernia, poi la sciatica, ero veramente a pezzi, non riuscivo a guidare».
Ma torniamo a Montecarlo. Come ci è arrivato Max? «Ho deciso di partecipare al rally a Natale, parlando con il mio team della P.A. Racing che mi ha consigliato di fare questa esperienza. È una gara talmente complicata che ne esci arricchito, sia a livello personale che come pilota, e moralmente è una soddisfazione eterna. Costa una follia ma gli sponsor mi hanno supportato e siamo riusciti a iscriverci».
Il mondiale di Montecarlo ha la particolarità che per partecipare occorre iscriversi e pagare la quota senza avere la certezza di essere ammessi alla gara.
«C’è una selezione molto dura, eravamo in 118 iscritti e ne hanno presi 70, che è il loro numero massimo. Hanno lasciato fuori piloti anche più quotati di noi (...)