Nella pratica sportiva, soprattutto agonistica, la prevenzione ha un ruolo cruciale. In Smart Clinic, le visite medico-sportive agonistiche non sono formalità burocratiche, ma strumenti clinici di grande valore. Ne parliamo con il dott. Fabrizio Centonze, specialista in Medicina dello Sport, cardiologo e direttore sanitario presso Smart Clinic Sport Medicine di Oriocenter, per fare chiarezza su un tema centrale per la tutela della salute di chi pratica sport.
A cosa serve la visita sportiva agonistica?
«La visita agonistica non è solo un obbligo di legge, ma un’occasione preziosa per valutare in modo approfondito la condizione fisica dell’atleta. Serve a individuare eventuali fattori di rischio, a prevenire patologie cardiovascolari, respiratorie, osteo-muscolari e a garantire che la pratica sportiva avvenga in piena sicurezza. Per questo va eseguita con scrupolo e attenzione».
Chi deve sottoporsi a questo tipo di visita?
«Gli atleti tesserati con una federazione sportiva riconosciuta dal Coni a partire dai 12 anni (in alcuni casi sono obbligatorie dagli 8 anni) e gli adulti che praticano sport a livello agonistico».

In cosa consiste la visita?
«Il percorso prevede anamnesi completa, esame obiettivo, esame della vista, esame delle urine, elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, spirometria e, a seconda dell’età o dello sport praticato, ulteriori accertamenti. Tutti gli uomini over 40 e le donne over 50 vengono sottoposti anche a test ergometrico massimale».
Ci sono casi in cui la visita ha rilevato problemi inattesi?
«Capita di intercettare anomalie cardiache, aritmie gravi, ipertensione arteriosa, problemi respiratori e alterazioni muscolo-scheletriche che durante l’attività sportiva possono provocare problematiche gravi».
Un consiglio per i genitori di giovani atleti?
«Non sottovalutare l’importanza della visita. È un investimento nella salute dei propri figli e uno strumento di prevenzione. La visita sportiva agonistica è un passaggio fondamentale per chi vive lo sport come passione e stile di vita».