L'escursione consigliata

Alla scoperta del bianco Paradiso conosciuto come Vallone dei Camosci

Un mondo che non ha nulla da invidiare alle Dolomiti trentine, al confine tra la provincia di Bergamo e quella di Lecco

Alla scoperta del bianco Paradiso conosciuto come Vallone dei Camosci
Pubblicato:

di Angelo Corna

Chi, nella stagione invernale, raggiunge Ceresole di Valtorta, non può che restare affascinato dalle bianche pareti che racchiudono la valle e dal panorama che spazia sulle Orobie bergamasche e lecchesi. Un bianco paradiso conosciuto da ciaspolatori, skialp e alpinisti che sfruttano i tanti tracciati, le piste da sci o la comoda seggiovia per raggiungere i rifugi della zona, le loro bellezze e le montagne che ne fanno da corona. Queste ultime, oggi vestite da uno splendido “abito bianco”, ci riportano in un mondo che non ha nulla da invidiare alle Dolomiti trentine.

1 - I Piani di Bobbio
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2 - Zuccone e nuvole
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4 - Vallone dei Camosci
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Poco sopra i Piani di Bobbio, a poca distanza dal rifugio Lecco, troviamo la sagoma dello Zuccone Campelli. Una montagna maestosa, che si eleva con una bella parete rocciosa incisa da camini e da spigoli sulla sottostante Valle dei Camosci, lungo il suo versante ovest. Ai lati sorgono, rispettivamente, le cime minori dello Zucco Barbesino a sinistra e dello Zucco di Pesciola a destra.

Per la nostra escursione dobbiamo raggiungere 1.350 metri di Ceresole di Valtorta, in alta Valle Brembana. Posteggiata l'auto nell'ampio parcheggio, ci incamminiamo a ridosso delle piste, lungo il sentiero (spesso già tracciato da scialpinisti) che sale in direzione del rifugio Lecco. Dopo circa un'ora di cammino raggiungiamo i Piani di Bobbio, fulcro del comprensorio e la vicina Capanna, posta a metri 1.779.

5 - Ascesa dal canale
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6 - Sguardo indietro
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7 - Creste e neve
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8 - Vetta Zuccone Campelli
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9 - Vetta Zucco Pesciola
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In alternativa, è possibile raggiungere i Piani in seggiovia e toccare in pochi minuti i 1.685 metri di quota. Da qui, con facile discesa su bordo pista, si raggiunge la chiesetta di Bobbio e il rifugio Sora, gestito dalla famiglia Casari. Costeggiando poi la pista dell’Orscellera si raggiunge con pochi sforzi il rifugio Lecco.

Raggiunto il comprensorio sciistico, il panorama si apre sulla valle innevata, mostrando alle nostre spalle la severa sagoma dello Zuccone Campelli. Noi, magari dopo una fetta di torta in rifugio, possiamo proseguire verso est, addentrandoci nel bianco Paradiso conosciuto come Vallone dei Camosci...

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