Alla scoperta delle Cime di Lemma, un gruppo di vette affascinanti e ricche di storia
Dividono l'alta Val Brembana dalla vicina Valtellina e consentono un affascinate percorso in cresta o un divertente giro ad anello
di Angelo Corna
Le Cime di Lemma sono un gruppo montuoso che divide l'alta Val Brembana dalla vicina Valtellina. Durante la stagione invernale, queste vette sono spesso meta di sciatori e di scialpinisti che con le giuste condizioni possono cimentarsi in ascese che offrono panorami mozzafiato sul lontano monte Disgrazia e sui vicini monti Pegherolo, Cavallo, Rotondo, Arete, Cadelle e Valegino, nonché sugli impianti sciistici della vicina San Simone.
In assenza di neve, invece, questi itinerari possono trasformarsi in facili escursioni, che permettono con poco dislivello un affascinate percorso in cresta e un divertente giro ad anello tra le vette, affascinanti e ricche di storia.
Le foto dell'escursione (primo tratto):
Le Cime di Lemma sorgono lungo la cresta che collega il Passo di Lemma al Passo del Tartano, al confine tra i comuni di Tartano (Sondrio) e Valleve. Il versante nord e il tratto all'estremità sud-est ospitano in estate degli alpeggi, mentre il versante a sud ovest è più scosceso e quindi meno frequentato.
Raggiunto San Simone, frazione di Valleve, possiamo posteggiare l'auto nell'ampio parcheggio posto poche centinaia di metri prima degli impianti di risalita. Imbocchiamo la strada sterrata per raggiungere con pochi sforzi Baita Camoscio, situata in un ampio pianoro a metri 1.666 e perfetto punto di ristoro per famiglie ed escursionisti.
Le foto dell'escursione (secondo tratto):
Lasciata la capanna alle nostre spalle, seguiamo per alcune centinaia di metri il sentiero Cai 116, fino a un bivio segnalato che indica il Passo di Lemma, nostra prossima tappa. Il sentiero sale tra i prati, compiendo ampi zig zag, fino a portarci dopo poco più di un'ora di cammino al panoramico valico, posto a metri 2.141 e punto di confine tra Bergamo e Sondrio. Dal passo si prosegue verso est, seguendo il filo della cresta e dell'immaginaria linea di confine tra le due provincie.
Questa parte del tracciato ricalca la Linea Cadorna, imponente sistema difensivo voluto dal generale Luigi Cadorna durante il primo conflitto mondiale e, fortunatamente, mai utilizzato durante gli scontri bellici della Grande Guerra…