L'escursione consigliata

Cabianca e Madonnino, colossi di ghiaccio e neve da godersi pure con una ciaspolata

I due monti brembani, in questa stagione, richiamano solo gli escursionisti più esperti e gli alpinisti. Ma i meno avvezzi si possono fermare alle loro basi...

Cabianca e Madonnino, colossi di ghiaccio e neve da godersi pure con una ciaspolata
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di Angelo Corna

I monti Cabianca e Madonnino spiccano a guardia del rifugio Fratelli Calvi, in alta Val Brembana. Colossi di ghiaccio e neve, in questa stagione richiamano solo gli escursionisti più esperti e gli alpinisti, uomini dotati delle attrezzature idonee e soprattutto ben allenati.

Tuttavia, i meno esperti possono raggiungere la base di queste montagne e godersi il piacere di una ciaspolata in mezzo alla natura. Non resteranno comunque delusi: li attende un panorama unico, tra i più suggestivi della Bergamasca.

1 - Nella Conca del Calvi
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4 - I Diavoli
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Il percorso classico trova partenza dal borgo di Carona, in alta Val Brembana. Il sentiero, marchiato dal segnavia Cai 210, risale con chiare indicazioni in direzione del famoso rifugio Calvi. Tante sono le bellezze che ci accompagnano lungo il tragitto e che ci porteranno, in circa due ore di cammino, presso l’invaso artificiale del lago di Fregabolgia.

A 1.800 metri di quota, l’ambiente ci offre uno spettacolo dal tipico sapore invernale. La conca, completamente innevata, si presenta agli occhi degli escursionisti come una cartolina. I meno allenati possono fermarsi qui, al cospetto delle montagne più belle della Val Brembana.

5 - Il monte Madonnino
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8 - Il monte cabianca
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Alla nostra destra si erge l’imponente parete del monte Cabianca, solcata da lingue di neve che conducono fino alla sua cima. Solo gli esperti possono sfidare questo versante: in tal caso, si attraversa il coronamento della diga e si continua fino a raggiungere le verticali pareti della montagna. Armati di piccozza e ramponi si risale il canale, che ha pendenze di circa 40-45 gradi: la parte alta è spesso caratterizzata da una bella cornice di neve, che dal basso sembra insuperabile ma è in realtà agevole.

Sbucati dal canale, per ampia e facile cresta si arriva in pochi minuti alla vetta, dove a 2.601 metri troviamo una campanella commemorativa. Dalla cima possiamo ammirare una corona di gruppi montuosi: Adamello, Presolana, Guglielmo e lago d’Iseo, tutto il gruppo del Poris-Cabianca, il Pizzo Tre Signori, il Monterosa, Disgrazia e Bernina, fino al vicinissimo Pizzo del Diavolo di Tenda…

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