“Castelli aperti” e visita fuori porta alla scoperta di Pandino
Domenica due ottobre saranno più di venti i palazzi e i borghi medievali da scoprire ai quali si aggiunge la novità del tour guidato alla volta di Crema
La rete di palazzi e borghi medievali di Pianura da scoprire decide di arricchirsi e di lanciare un ponte verso Crema e soprattutto verso l’affascinante castello di Pandino.
Domenica due ottobre non solo saranno più di venti le realtà che apriranno le porte dei propri manieri e borghi fortificati per essere visitate, ma arriva anche una grande novità. Per la prima volta, è stato organizzata una visita collettiva che da Bergamo porta alla scoperta del territorio di Crema e del castello visconteo di Pandino.
Il ritrovo è alle otto al parcheggio del piazzale della Malpensata, luogo dal quale partirà il pullman per i prenotati. Il costo è di 55 euro per gli adulti, trenta per bambini e bambine fino a dieci anni. Una volta arrivati a Crema, il primo apuntamento è proprio con la scoperta della città, del suo centro storico, delle sue vie e della sua storia. Tra i punti di interesse, lo sfarzoso palazzo privato Zurla de Poli.
Successivamente, il pranzo è alla Locanda del Pellegrino con un menù completo incluso nel prezzo. Nel pomeriggio è programmata prima la visita alla Basilica di Crema e solo poi la ripartenza per approdare a Pandino. A questo punto, sarà il momento della tanto attesa visita guidata al castello di Pandino. Il rientro è previsto entro le 18.00.
Tutti i dettagli e le informazioni sul tour in pullman e il menù del pranzo si trovano qui, altrimenti, bisogna telefonare all’ufficio di Pianura da scoprire chiamando il numero 0363 301452 o scrivere all’indirizzo mail: info@pianuradascoprire.it.
Per chi invece non ha voglia o tempo per un tour collettivo, resta sempre valida la formula, ormai rodata da anni, per la quale ciascun visitatore può liberamente scegliere tra le numerose località proposte. Quali e quante realtà visitare, dipende da come ciascuno vuole organizzarsi in autonomia. Attenzione sempre agli orari di apertura e alla disponibilità di visite guidate che vanno prenotate. Nella primavera, sono stati oltre quindici mila i visitatori che hanno partecipato e la speranza è che anche in questo autunno dall’aria frizzante le realtà di piccoli borghi e attrazioni fuori dai grandi circuiti ma ugualmente stimolanti e rivelatori di un immenso patrimonio storico architettonico e artistico. Numerosi infine gli eventi culturali, folcloristici ed enogastronomici abbinati alle visite guidate delle associazioni aderenti.