Fino alla vetta del pizzo Formico, non altissimo ma capace di regalare emozioni
Tante alternative di salita sia per i turisti che per gli escursionisti desiderosi di macinare chilometri. Il tutto racchiuso in una cornice che lascia senza parole
di Angelo Corna
Il Pizzo Formico spicca tra le prime montagne della media Valle Seriana, uno spartiacque naturale tra l’abitato di Gandino e il territorio di Clusone. I suoi 1.636 metri, seppur modesti, offrono un bellissimo panorama che spazia su gran parte delle Alpi Orobie.
Svariate vie di salita ci permettono di raggiungere questa bellissima montagna, offrendo l’alternativa perfetta sia per i turisti che desiderano compiere una facile gita, sia per gli escursionisti desiderosi di macinare chilometri. Il tutto racchiuso in una cornice che lascia senza parole: quella delle Alpi Orobie.
Presso il rifugio San Lucio
La via più breve e spesso utilizzata nella stagione invernale si snoda da Barzizza, frazione di Gandino, ed è raggiungibile previo l’acquisto del “gratta e sosta” reperibile in tutti gli esercizi commerciali del paese. Dal centro abitato si continua fino a raggiungere gli ampi parcheggi dell’ex Colonia Montana, posti a 1.200 metri di quota.
Inizia qui la nostra facile escursione: inizialmente si risale lungo la strada asfaltata, marchiata dal segnavia Cai 542. Costeggiamo alcune case vacanza, fino a raggiungere dopo pochi minuti di cammino il rifugio Monte Farno, che offre un servizio di bar, pizzeria e ristorante con specialità tipiche bergamasche.
Rifugio Parafulmine
Continuiamo e dopo circa mezz’ora dalla partenza abbandoniamo la carrareccia, che prosegue in direzione del rifugio Parafulmine, seguendo invece l’indicazione posta a sinistra, che in leggera salita e in breve tempo conduce alla vetta del Pizzo Formico, posta a metri 1.636 metri di quota.
Nonostante la bassa altezza, il modesto pizzo stupisce chi ne vince la cima. Lo sguardo spazia a 360 gradi sulle maggiori vette della catena orobica, toccando in sequenza la Val Brembana, la Val Seriana, le cime della Val di Scalve e, nelle giornate particolarmente limpide, anche il lontano Monviso. L’ascesa, durante la stagione invernale e in presenza di neve, è riservata agli escursionisti.
Anche le possibilità per il rientro possono essere molte…