Giro ad anello del Pizzo Rabbioso, per scoprire le meraviglie nascoste della Val Brembana
Una zona poco conosciuta che offre agli escursionisti gli splendidi scorci che, in una bella giornata di sole, ci possono regalare queste montagne
di Angelo Corna
Il Pizzo Rabbioso si colloca a spartiacque tra la Val Brembana e la Val Serina, offrendo a chi lo raggiunge un bellissimo panorama sui vicini monti Zucco, Gioco, Cancervo, Venturosa e Alben. Una zona poco conosciuta, che offre agli escursionisti la possibilità di un giro ad anello che ne prevede l’ascesa dal sentiero della direttissima e la discesa con passaggio dalla Croce di Bracca. Tutto tra gli splendidi scorci che, in una bella giornata di sole, ci possono regalare la media Val Brembana e la vicina Val Serina.
La partenza della nostra gita è il campo sportivo di Bracca, uno dei punti più elevati del paese. Nei pressi di una fontana in pietra troviamo diversi segnavia, tra cui il sentiero Cai 597 che piega a destra con chiare indicazioni per il Pizzo Rabbioso. Lo imbocchiamo e risaliamo per un breve tratto su carrareccia, per poi piegare lungo le tracce di sentiero, marchiate da piccoli cartelli in metallo.
Questo tratto del percorso sale ripido nel bosco senza lasciare respiro, mostrando piccole finestre sugli abitati circostanti e con timidi raggi di sole che fanno capolino tra i pini. Seguiamo i bolli bianco-rossi restando sul sentiero principale, fino a raggiungere, dopo circa 45 minuti di cammino, un colletto panoramico posto in posizione assolata; una panchina ci invita a qualche minuto di riposo dopo la ripida salita.
Recuperate le energie imbocchiamo il nostro percorso, che piega a sinistra regalandoci ancora qualche momento di respiro. Dopo alcuni minuti di cammino, raggiungiamo una bella casa ristrutturata chiamata Casel Fontana Bruga, che domina sulla bassa Val Serina: il Pizzo Rabbioso si alza davanti ai nostri occhi, mostrando il suo ripido crinale erboso.
Raggiungeremo il suo panoramico cocuzzolo dopo quasi un’ora e mezza dalla partenza. Ad attenderci, a 1130 metri di altitudine, troviamo una croce formata da due penne d’alpino intrecciate tra loro, opera dell’artista Gianbattista Gritti. La vera vetta, di pochi metri più alta, si trova poco oltre e per raggiungerla dobbiamo percorrere un’esile e aerea cresta, sconsigliata a chi soffre di vertigini…