Gli affascinanti e selvaggi laghi del Venerocolo, perle nascoste in un anfiteatro naturale unico
Si trovano in una valle sussidiaria della Val di Scalve. Per raggiungerli serve un discreto allenamento e un minimo di preparazione

di Angelo Corna
Spesso, quando si parla di montagna, i luoghi più belli sono celati da severe vette, lontani dai centri abitati e dalla vita frenetica delle città. La Val di Scalve ospita ancora luoghi selvaggi e affascinanti di questo tipo. I laghi del Venerocolo sono un gruppo di laghetti alpini posti nella Valle del Venerocolino, sussidiaria della Val di Scalve, in territorio amministrativo di Schilpario.
Per raggiungere questi specchi d’acqua serve un discreto allenamento e un minimo di preparazione. Ci accompagnano i primi colori dell’autunno, i panorami mozzafiato e la bellezza di queste “perle orobiche” poste in un anfiteatro naturale unico e spettacolare. Una terra di aquile e stambecchi, dove il silenzio è interrotto solo dal respiro degli escursionisti. O dal fischio del vento.










Il nostro sentiero trova partenza dalla frazione Ronco di Schilpario, in località Paghera; posteggiata l’autovettura, imbocchiamo il segnavia Cai 414, che con chiare indicazioni piega a destra in direzione dei laghetti. Iniziamo a salire nel bosco acquistando sempre maggiore pendenza, fino a raggiungere gli ampi pascoli che caratterizzano la Valle del Venerocolino. Alle nostre spalle ci sorveglia, severa e maestosa, la vicina Presolana.
Tra ampi panorami continuiamo in leggera salita lungo l’antica mulattiera militare, compiendo un percorso a semicerchio tra la valle. Attraversiamo il torrente costeggiando una bella cascatella posta alla nostra sinistra, per proseguire fino a un pianoro dal quale è possibile osservare il primo dei laghetti del Venerocolo. Con un ultimo sforzo, pieghiamo a sinistra e raggiungiamo gli altri specchi d’acqua, ormai poco lontani.
Il principale è il lago Bianco, o lago Superiore, posto quasi a 2.300 metri di quota. Al suo fianco si trova il lago Piccolo, mentre poco distanti vi sono il lago Basso Est e il lago Basso Ovest, ai quali vanno aggiunti altri piccoli specchi d'acqua di entità ridotta e assai variabili, che arrivano a prosciugarsi nei periodi più secchi. Vale la pena compiere un ultimo sforzo e imboccare il segnavia Cai 416…