I laghi di Cardeto, delle "perle di ghiaccio" che offrono uno spettacolo unico e affascinante
Si trovano nei pressi di Gromo, il cui centro medioevale è inserito tra i Borghi più belli d’Italia e, come tale, merita sicuramente una visita
di Angelo Corna
Sulle Orobie bergamasche è apparsa la prima neve. Non in grande quantità, ma comunque sufficiente a regalare alle vette delle nostre montagne il famoso “abito bianco”. È il fascino dell’inverno che, proprio in montagna, riesce a cambiare paesaggi e sentieri, trasformando quelle che sono facili passeggiate estive in vere e proprie escursioni.
Tanti sono i laghi alpini presenti sulle Orobie. Tra questi, i laghi di Cardeto si trovano nei pressi del comune di Gromo, il cui centro medioevale è inserito tra i Borghi più belli d’Italia e come tale merita sicuramente una visita.
Per raggiungere questi piccoli specchi d’acqua sono necessarie circa due ore di cammino. Ne vale sicuramente la pena: i laghi di Cardeto in questa stagione si trasformano in vere “perle di ghiaccio”, offendo agli escursionisti uno spettacolo unico quanto affascinante.
Per raggiungere questi gioielli naturali dobbiamo partire dalla frazione di Ripa Alta di Gromo, in Val Seriana. Superiamo l’abitato di Ripa Bassa e continuiamo fino a trovare l’unico, piccolo parcheggio, posto proprio in prossimità del nostro sentiero. In alternativa è possibile trovare posti auto poco più in basso, presso la chiesetta situata del borgo.
Zaino in spalla, possiamo partire e imboccare il sentiero Cai 233, che sale con pendenza costante nel bellissimo bosco, che in questi ultimi giorni d'autunno richiama ancora i colori giallo e arancione. Continuiamo passo dopo passo, costeggiando bellissime baite ristrutturate poste in posizioni panoramiche di fronte ai giganti delle Orobie: il Pizzo Coca e il Pizzo Redorta. La mulattiera diventa un largo sentiero, sempre ben percorribile, e sbuca dal bosco in prossimità di una piccola capanna, conosciuta coma Baita Nedulo.
Il panorama si apre sulla valle e sull’imponente sagoma del monte Grabiasca, colosso posto a spartiacque con la vicina Val Brembana. Bisogna prestare attenzione: in questa stagione alcuni rivoli d’acqua, anche se esposti al sole, possono presentarsi ghiacciati e richiedere l’uso dei ramponi per poter proseguire. Superate queste difficoltà, continuiamo lungo il percorso, che sale con pendenza costante e ben segnalato compiendo un ampio semicerchio per portarci fino alla panoramica Costa d’Agnone…