L'escursione consigliata

La magia della neve in Val Taleggio, da scoprire anche (e soprattutto) in inverno

Proprio in questa stagione ci offre lo scenario perfetto per una passeggiata tra la magia della coltre bianca

La magia della neve in Val Taleggio, da scoprire anche (e soprattutto) in inverno
Pubblicato:

di Angelo Corna

La neve è tornata a lambire le vette delle montagne bergamasche. Come un mantello ha ricoperto boschi e crinali, regalandoci un assaggio dell’imminente arrivo dell’inverno. Da sempre questa bianca coltre affascina grandi e piccini, risvegliando nelle persone il senso di meraviglia che spesso si perde nella vita quotidiana a causa di pensieri, problemi e difficoltà.

Le Orobie bergamasche nascondono angoli bellissimi accessibili a tutti, famosi durante la stagione estiva, ma meno frequentati con l’arrivo di questo clima. La Val Taleggio, conosciuta come la “Svizzera Bergamasca”, proprio in questa stagione ci offre però lo scenario perfetto per una passeggiata tra la magia della neve: un'escursione tra bianchi crinali e panorami mozzafiato.

1 - I prati sopra il rifugio Gherardi
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3 - I monti Aralalta e Baciamorti, posti sopra il rifugio
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4 - Verso il monte Aralalta
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Il nostro sentiero trova partenza dal borgo di Pizzino, in Val Taleggio. Raggiunto San Giovanni Bianco, è necessario imboccare sulla sinistra la provinciale della Val Taleggio fino al paese di Sottochiesa, dove si svolta a destra in direzione di Pizzino. Successivamente, si prosegue sino alla località Quindicina, piccolo gruppo di baite, dove è possibile posteggiare l’auto. Fin da subito colori dell’autunno, presenti alla quote più basse, si fondono con il bianco delle vette innevate che fanno da sfondo a questa bellissima valle.

Noi imbocchiamo sul segnavia Cai 120: il tracciato è accessibile a tutti e risale inizialmente tra i faggi per poi guadagnare, sempre con pendenza costante, un ampio prato in prossimità di una baita adibita ad alpeggio. Il panorama si apre passo dopo passo, mostrando le bellezze della zona. Continuiamo fedeli al tracciato e pieghiamo a destra, per raggiungere dopo circa un’ora di cammino il rifugio Angelo Gherardi (metri 1.650), adagiato su un ampio e panoramico pianoro.

5 - Panorama a 2000 metri
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Questa capanna è una meta amata da famiglie e bambini, in estate come in inverno. È di proprietà della sezione di Bergamo del Cai, ma la gestione è affidata ad un gruppo di volontari dell'Operazione Mato Grosso e il ricavato è interamente devoluto per il sostentamento dell'attività dell'ospedale di Chacas in Perù.

I meno allenati possono fermarsi a godere del tepore del rifugio. Se invece vogliamo pestare la neve dobbiamo rassegnarci a fare ancora qualche sforzo…

L’articolo completo, con tutti i percorsi e le bellezze della zona, lo potete leggere sul PrimaBergamo in edicola da venerdì 10 novembre

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