Le vette dei monti Aralalta e Baciamorti, dove le Orobie mostrano il meglio di loro
La Val Taleggio, conosciuta anche come la “piccola svizzera bergamasca”, in questa stagione ci offre scenari unici e mozzafiato
di Angelo Corna
Gelo e neve sono tornati a coprire le montagne bergamasche. La Val Taleggio, conosciuta anche come la “piccola svizzera bergamasca”, in questa stagione ci offre scenari unici e mozzafiato: troviamo sentieri perfetti per chi muove i primi passi sulla neve, ma anche montagne panoramiche che non lasceranno delusi i più allenati e gli amanti delle escursioni in invernale.
Solo questi ultimi possono raggiungere le vette dei monti Aralalta e Baciamorti; il risultato, per chi non teme il freddo, è il panorama che si staglia sulle Orobie bergamasche e lecchesi. Uno spettacolo che con la neve lascia senza parole.
La nostra gita trova partenza dal borgo di Capo Foppa, frazione di Pizzino. A seconda dell’innevamento possiamo risalire la carrareccia che ci condurrà in prossimità del sentiero Cai 120, dove è possibile trovare parcheggio lungo il ciglio della strada. Zaino in spalla, possiamo imboccare il sentiero colmo di neve, che si snoda in falsopiano tra faggi e betulle: in base alle precipitazioni potrebbe essere utili fin da subito le ciaspole.
Dopo un breve tratto nel bosco si piega a destra, raggiungendo un alpeggio con bella vista sul Resegone e poi, con percorso facile, si guadagna l'altipiano dove è posto il rifugio Angelo Gherardi, a 1.650 metri di altitudine.
La struttura viene gestita dall’associazione Alpi Ande Due ed è aperta tutti i weekend della stagione invernale. Con questa opera, il Cai di Zogno volle onorare la memoria del socio Angelo Gherardi, esperto sci-alpinista morto accidentalmente durante un'ascensione invernale al Corno Stella il 29 dicembre 1974. Per informazioni e prenotazioni: 035.814749.
Una bianca tavolozza, circondata da bellissime montagne, si apre davanti ai nostri occhi. I meno allenati, ma anche famiglie e bambini, possono fermarsi qui, tra il tepore del camino, i manicaretti tipici bergamaschi e il panorama unico che spazia su Resegone, Grignone, Grignetta e le altre montagne lecchesi.
Gli esperti possono invece continuare in direzione nord e raggiungere con pochi sforzi l'ex rifugio Cesare Battisti, ora privato. Oltre, il sentiero sale con più decisione e a mezzacosta…