L’incanto del sentiero Alto Serio: cento chilometri da riscoprire
Angelo Corna ha dedicato un volume a un percorso in parte dimenticato. A differenza del più famoso Sentiero delle Orobie si sviluppa a un’altitudine media, costante
Ogni settimana consiglia escursioni sulle nostre montagne dalle pagine del nostro settimanale, e dal nostro portale. Non scrive fredde presentazioni dei percorsi, bensì compone mosaici ricchi di colori e annotazioni, di storie e leggende. Con l’occhio attento di chi quegli itinerari li ha vissuti e rivissuti in prima persona.
Angelo Corna ora è anche autore di libri: dopo la pubblicazione di “Lungo le rive del Brembo” e “La strada Taverna” «mi sembrava un dovere rendere omaggio alla Val Seriana, alle sue valli sussidiarie, ai suoi borghi e alla sua storia». Nasce così “Il sentiero Alto Serio” (Edizioni Villadiseriane), che quella valle la ripercorre da Gorno fino a Clusone, descrivendo una traiettoria a semicerchio tra i due versanti. A differenza del più famoso Sentiero delle Orobie si svolge a un’altitudine media, un giusto compromesso tra il fondovalle e le alte cime.
Questo rende il percorso accessibile a tutti: non si tratta di un tracciato particolarmente impegnativo, se non per la lunghezza, di quasi 100 chilometri. Tuttavia, è possibile suddividerlo in sei tappe. La prima da Gorno a Villa d’Ogna, la seconda da Villa d’Ogna a Valgoglio, la terza da Valgoglio a Gandellino, la quarta da Gandellino agli Spiazzi di Gromo, la quinta dagli Spiazzi di Gromo a Valzurio e come ultima tappa da Valzurio a Fino del Monte. Il sentiero è stato realizzato negli anni ’80 dalla Comunità montana Val Seriana Superiore, unendo antichi tracciati già esistenti, che collegavano i vari paesi.
Molte sono le meraviglie toccate lungo il cammino: oltre ai borghi già citati «il percorso – spiega Corna - riscopre alcune tra le zone più suggestive della media Val Seriana, e le sue valli sussidiarie. Tra queste la Val del Riso, Valgoglio e la colorata Val Sanguigno, la magica Val del Las e la mistica Val Sedornia, Valzurio e la Valle Azzurra, caratterizzata da casolari e scrosci e d’acqua».
Le ricchezze del territorio sono tutte svelate nel libro e si mostrano passo dopo passo: antiche fucine, santuari mariani, affreschi sacri, calchere e tribuline caratterizzano il sentiero Alto Serio, e ancora oggi sono custodi del tracciato. Negli ultimi anni il sentiero Alto Serio è stato in parte dimenticato: «Spero che questo piccolo libro posso riportarlo alla luce – annota Corna -: l’accessibilità, i tanti punti presenti sul cammino (che offrono riparo e ristoro) e i panorami incontrati sul percorso lo rendono sicuramente tra i tracciati più affascinanti presenti in Val Seriana».
Corna ha affrontato il percorso nel giugno del 2019 con gli stessi amici che, tre anni fa, lo hanno accompagnato nella risalita del fiume Brembo: Michael Barcella, Andrea Daminelli e Matteo Ferrari. «Li ringrazio, perché si sono sorbiti ore di pioggia e frasi illusorie del tipo “siamo quasi arrivati…”. Nonostante le tante minacce di ammutinamento devo dire che mi hanno sempre supportato».
Il libro, cosi come gli altri volumi della collana “Sentieri Storici Bergamaschi”, non si limita a descriverne semplicemente il percorso, ma svela passo dopo passo le bellezze nascoste del territorio, la storia che ha caratterizzato questi borghi e le tante leggende tramandate negli anni. E la collana avrà successivi capitoli, perché gli itinerari da riscoprire non mancano.
Il libro conta 40 pagine, corredate di foto a colori. «All’interno sono presenti sei “mappe” – specifica Corna - disegnate da mia figlia Maryjane Corna, che riproducono le tappe del cammino. Sarà disponibile in tutte le librerie di Bergamo e provincia dalla terza settimana di giugno, e online sui maggiori portali dedicati».