Ritrovato un coleottero rarissimo: una scoperta del gruppo speleologico Underland
Si tratta del primo e unico esemplare maschio di Lessinodytes Glacialis. Il ritrovamento nell’altopiano di Cariadeghe, nel Bresciano
Preziosa scoperta del gruppo speleologico Underland, che svolge attività nei territori di Bergamo e Brescia. L'indagine sistematica, effettuata nello svolgimento del progetto denominato “Ariadeghe”, patrocinato dalla Federazione Speleologica Lombarda, ha permesso di portare alla luce nuove cavità e di effettuare ritrovamenti rilevanti in ambito entomologico.
Il rarissimo coleottero
Durante le fasi esplorative della cavità nominata “Haria LoBs4064”, situata nell’altopiano di Cariadeghe, nel Bresciano, un piccolo Trechino (coleottero) completamente adattato alla vita ipogea, con gli arti allungati e privo di occhi, è stato individuato dal giovane bergamasco Nicolò Falgari, in compagnia di Massimo Pozzo, Vincenza Franchini, Davide Merigo e Stefano Maccabiani.
Una volta campionato e riportato alla luce l'esemplare, per volere di Falgari, è stato consegnato al Museo Civico di Scienze Naturali Caffi di Bergamo, al Conservatore di Zoologia degli Invertebrati Paolo Pantini.
Esemplare unico
Una volta visionato, con stupore ci si è accorti di avere sotto gli occhi un esemplare eccezionale: il primo e unico esemplare maschio di Lessinodytes Glacialis delle dimensioni di 4,65mm.
L'esemplare femmina era stato individuato nel 1988 nella grotta “Omber en Banda al Bus del Zel” e da allora biospeleologi provenienti da ogni dove erano alla ricerca dell'esemplare maschio che sembrava inarrivabile. Finalmente nel 2022, dopo 30 anni di ricerche, si è riusciti ad individuarlo.
L’esemplare è stato poi affidato per la preparazione e lo studio a Gianni Comotti, biospeleologo, da tempo collaboratore del museo. L’esemplare è conservato nelle collezioni del museo e la descrizione dell'esemplare è pubblicata sulla Rivista del Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” del 2022, volume 35.
Ringraziamenti
«Ringrazio a Paolo Pantini per avermi fatto intraprendere questo percorso, Gianni Comotti per l'accuratezza e la professionalità nella preparazione dell'esemplare e Marco Valle in quanto direttore del museo», scrive Falgari.
Per ulteriori approfondimenti: underlandweb.wordpress.com.